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Le dichiarazioni del presidente rossonero a margine dell'assemblea degli azionisti
di F. Q. | 29 Ottobre 2024
Il giorno dell’ufficialità del rinvio l’aveva definita una decisione “incomprensibile” al termine del CdA d’urgenza organizzato dalla Lega a Milano, ora per il presidente del Milan Paolo Scaroni la scelta del sindaco di Bologna di non aver voluto disputare la nona giornata di Serie A – dello scorso 26 ottobre – tra le squadre di Italiano e Fonseca è “ingiusta e immotivata“. A margine dell’assemblea degli azionisti, il presidente rossonero è tornato così sul match non giocato (e rinviato a data da destinarsi a causa del maltempo che ha colpito negli ultimi giorni l’Emilia Romagna): “Io sono furioso perché è stata presa dal sindaco di Bologna una decisione incomprensibile, ingiusta, immotivata, non tanto sul fatto della chiusura dello stadio in presenza di un’alluvione. Questo lo capisco bene. Parlo della decisione di impedirci di giocare la partita a porte chiuse, tenuto conto che sono stati permessi altri eventi a porte chiuse a Bologna”. Lo stesso Matteo Lepore aveva inizialmente comunicato l’ordinanza per bloccare la gara. “Il sindaco può decidere quello che vuole, noi siamo rispettosi per definizione davanti a un’istituzione, però questa è stata una decisione iniqua, che ci ha creato un grave danno“; chiaro riferimento alla situazione di Theo Hernandez e Tijjani Reijnders che, con il rinvio della gara al Dall’Ara, dovranno scontare il loro il turno di squalifica nel delicato match contro il Napoli. “Consideriamo che ci siano tutti i presupposti per mettere in discussione la legittimità dell’ordinanza del sindaco. Questa decisione la stiamo guardando da tutti i punti di vista. Non abbiamo intenzione di rimanere inerti“.
Scaroni furioso
“Tutte le decisioni delle autorità pubbliche possono essere suscettibili di dubbi sulla legittimità, possono anche non essere legittime. Oltre a essere incomprensibile (non si capisce perché non si possa giocare a porte chiuse), è iniqua. Quando si mette in discussione la legittimità si entra nel mondo del risarcimento del danno. Il danno da noi ricevuto è molto difficile da quantificare, ma non c’è dubbio che costringerci a giocare non prima di febbraio una partita ci crea un problema non da poco. Stiamo esaminando questo tema”, ha poi proseguito con grande rammarico e rabbia il presidente rossonero. Un rinvio che, dunque, obbliga il Milan a rivedere i propri impegni.
La nuova data per il recupero di Bologna-Milan
Calendario alla mano, da qui alla fine del 2024 non ci sono spazi per fissare una nuova data. Sia Bologna che Milan, essendo impegnate anche in Champions League, giocheranno ogni tre giorni fino a metà dicembre (al netto della pausa per le Nazionali di metà novembre). La prima data utile per il recupero quindi potrebbe essere sotto Natale, ma anche in questo caso si tratta di un incastro complesso, perché il Milan gioca domenica 15 dicembre, venerdì 20 dicembre a Verona e poi il 29 dicembre contro la Roma a San Siro. Insomma, c’è il rischio concreto che Bologna-Milan si giocherà nel 2025, precisamene a cavallo tra il mese di gennaio e febbraio. Solito cortocircuito dovuto a calendari sempre più fitti.