Un'alleanza militare più utile alla propaganda che alla guerra sul campo? E' il Wall Street Journal ad agitare il sospetto sull'invio dei circa 12mila soldati della Nord Corea in Russia, per essere dispiegati nel Kursk e in Ucraina. I militari "prestati" da Kim Jong-un all'amico Vladimir Putin non sarebbero, infatti, di livello adeguato a sostenere un impegno bellico come quello iniziato con l'invasione nel febbraio del 2022.
"È chiaro che l'esercito della Corea del Nord non può, in linea di principio, essere preparato per una guerra moderna... Ma questo non significa che circa 12.000 soldati della Corea del Nord, tra cui 1.500 forze speciali, non impareranno dai russi. È per questo che sono venuti qui, per acquisire esperienza nel combattimento a Kursk e per aiutare l'esercito russo", scrive su Telegram il capo del Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina, Andriy Kovalenko. Il WSJ ha parlato espressamente di "soldati giovani e non addestrati". In altre parole: carne da cannone.
Kovalenko ha sottolineato che "neanche alcune truppe della Nato sarebbero immediatamente preparate per una guerra come quella che abbiamo con la Russia. Perché nessuno ha mai combattuto in questo modo". "Naturalmente, in Occidente c'è chi è interessato a minimizzare la situazione per non fare nulla. Tuttavia, questo è il modo sbagliato di procedere - ha concluso -. Tra tre-sei mesi, le forze armate della Corea del Nord che saranno inviate a una guerra moderna, saranno messe alla prova in combattimento. Questa è una minaccia che la Corea del Sud comprende e che la Nato deve comprendere. Perché sono gli Stati baltici che potrebbero essere attaccati in futuro dalla Russia, rinforzata" dalle truppe nordcoreane.
Secondo indiscrezioni confermate da Hong Jang-won, vicedirettore dell'intelligence sudcoreana. Pyongyang avrebbe inviato in Russia anche il numero due dell'esercito, Kim Yong-bok, in qualità di capo delle truppe nordcoreane.
Nel frattempo gli Stati Uniti hanno annunciato oggi di essere in contatto con le autorità cinesi in merito al dispiegamento di soldati nordcoreani in Russia. "Abbiamo comunicato con la Cina a tal proposito per far loro capire che siamo preoccupati e che dovrebbero preoccuparsi per l'azione destabilizzante di due dei loro vicini, la Russia e la Corea del Nord", ha dichiarato alla stampa il portavoce del dipartimento di stato, Matthew Miller, ricordando che Pechino ha "una voce influente" nella regione. La situazione è caotica tanto in Ucraina quanto in Corea: un gruppo di quasi 200 disertori nordcoreani che vivono in Corea del Sud sarebbe pronto a prendere parte al conflitto in Ucraina a fianco delle forze armate ucraine, secondo quanto scrive il quotidiano South China Morning Post pubblicato a Hong Kong. "Quasi 200 disertori nordcoreani che vivono in Corea del Sud stanno cercando di essere inviati in Ucraina per lanciare una campagna di guerra psicologica contro i loro ex compagni che, secondo quanto riferito, si stanno radunando in Russia", si legge. Il gruppo è "composto da ex soldati con sette-dieci anni di esperienza militare" che intendono "sfruttare la conoscenza delle forze armate di Pyongyang per indebolire e demoralizzare i soldati nordcoreani presenti nella Federazione Russa".