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di F. Q. | 24 Ottobre 2024
Yevgeny Kafelnikov, ex numero uno del tennis mondiale, ha espresso giudizi particolarmente critici su Jannik Sinner, paragonandolo a tennisti del passato come Dominik Hrbaty e Thomas Johansson. Secondo il russo, Sinner sarebbe un “colpitore seriale” di alto livello, ma privo della versatilità dei campioni. “Sinner è unidimensionale“, ha dichiarato Kafelnikov, aggiungendo che il tennista italiano è “stupidamente progettato per colpire“. Kafelnikov ha appunto definito Sinner una versione modernizzata di Hrbaty e Johansson, due tennisti che, pur avendo avuto delle carriere rispettabili, non sono mai stati veri protagonisti ai vertici del tennis mondiale.
Diverso, invece, il parere su Carlos Alcaraz, che Kafelnikov considera alla pari dei “Big Three” – Djokovic, Nadal e Federer – in termini di potenzialità e talento. “Sinner è un’altra questione”, ha aggiunto il russo, tracciando una chiara linea di separazione tra i due talenti del tennis mondiale. Se il russo paragona Alcaraz ai tre tennisti più vincenti di sempre, a suo parere Sinner ricorda Hrbaty e Johansson. Hrbaty, slovacco, ha raggiunto al massimo la posizione numero 12 del ranking mondiale, mentre Johansson, svedese, ha conquistato un Australian Open e ha raggiunto la settima posizione Atp. Entrambi sono stati tennisti prevalentemente da fondo campo, senza varietà e aggressività.
Il paragone tra loro e Sinner è di fatto una bestemmia tennistica. L’altoatesino ha un gioco sempre propositivo, vuole comandare lo scambio. Inoltre, sa usare la palla corta e sta aggiungendo passo dopo passo la capacità di venire a rete. D’altronde, un tennista “unidimensionale” (Kafelnikov dixit) non sarebbe in grado di vincere sette titoli in una stagione, tra cui due Slam e tre tornei ATP 1000. Lo stesso Djokovic, sconfitto quattro volte di fila dall’italiano, ne sa qualcosa. E le sue ultime dichiarazioni hanno smentito nettamente l’analisi di Kafelnikov: “Ricorda me da giovane”, ha detto il serbo parlando di Sinner.