Stupro Palermo, condannati i sei imputati maggiorenni: provvisionale di 40 mila euro per la vittima

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La sentenza di primo grado per la violenza sulla 19enne nella notte tra il 6 il 7 luglio 2023 al Foro Italico della città siciliana. I giudici hanno deciso anche una provvisionale immediatamente esecutiva di 40 mila euro in solido fra i sei imputati condannati da corrispondere alla ragazza.

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Tutti condannati ma con pene molto inferiori rispetto alle richieste dei pm nel processo per lo stupro di gruppo del Foro Italico, a Palermo. 7 anni sono stati inflitti a quattro dei sei imputati, tra cui il ragazzo che aveva una relazione con la vittima; pena leggermente più inferiore, 6 anni e 4 mesi, all'imputato che prima dell'ingresso dei giudici in camera di consiglio aveva chiesto scusa alla vittima, per non averla aiutata quella sera. Quindi 4 anni e 8 mesi all'unico che, pur essendo presente, non compì atti sessuali con la 19enne.

Il processo si è svolto con il rito abbreviato, che prevede una riduzione di pena di un terzo. La Procura aveva richiesto 12 anni di carcere per tutti, e 10 anni e 8 mesi per il giovane che abusò fisicamente della vittima.

Alla ragazza dovrà inoltre essere corrisposta una provvisionale immediatamente esecutiva di 40 mila euro, da suddividere solidalmente tra i sei imputati condannati. Oltre ad un primo risarcimento, se lo desidererà, potrà richiedere un indennizzo maggiore attraverso il procedimento civile che avvierà separatamente contro gli imputati.

Tutti e sei dovranno poi risarcire le altre parti civili pagando loro mille euro di provvisionale: il Comune di Palermo, le associazioni Millecolori onlus, Insieme a Marianna, Contro tutte le violenze, Udi Palermo Ets, Le Onde, Donne in rete contro la violenza. Esclusa solo la Casa di Venere, che non ne ha fatto richiesta.

I giudici del collegio presieduto da Roberto Murgia (seconda sezione del tribunale di Palermo) hanno poi stabilito la restituzione dei cellulari, "previa eliminazione dei file video e audio riguardanti la persona offesa e registrati in occasione della consumazione del reato per cui si procede".

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