Trento, padre aggredisce un uomo perché “osa” dire al figlio che rischiava di farsi male giocando

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Cronaca

Trento, padre aggredisce un uomo perché “osa” dire al figlio che rischiava di farsi male giocando

| 21 Ottobre 2024

Nel pomeriggio di domenica 20 ottobre, come riporta il Corriere del Trentino, al Cisalfa Sport di Trento un promoter è stato aggredito da un padre 35enne. Il promoter, Lenny Santana, racconta la storia “Ero in servizio come promoter per un’agenzia di Milano che recluta persone per pubblicizzare determinati marchi quando ho notato un bambino che saltava in mezzo agli attrezzi per la ginnastica. Gli sono andato incontro e gli ho detto di prestare attenzione perché rischiava di farsi male. Gli ho chiesto poi dove fossero i suoi genitori invitandolo a raggiungerli e poco dopo il padre mi è venuto incontro”.

Proprio nel momento in cui il padre è venuto incontro al promoter e il bambino si è scatenata prima una reazione verbale. “Il padre mi ha rimproverato dicendo che non potevo parlare così a suo figlio. Alla mia replica che, se lui ci fosse stato, non avrei parlato al bambino ma direttamente a lui, si è risentito insinuando che gli avessi dato del cattivo genitore. Ha quindi iniziato ad insultarmi nella sua lingua, al che gli ho chiesto di parlare in italiano o in una lingua a me comprensibile”, racconta Santana. Invece di esprimersi in italiano per risolvere l’equivoco, il 35enne è passato alla violenza fisica: “Ha cominciato a spintonarmi e a darmi pugni facendomi sanguinare un po’ ovunque, per fortuna poco dopo sono arrivate l’ambulanza e la polizia”.

La vicenda si è conclusa con l’arrivo delle forze dell’ordine: “Il padre del bambino, che non ha neanche un graffio, ha pensato bene di andare in ospedale a farsi visitare. Ci tengo però a precisare che io, durante l’aggressione, ero tenuto fermo da alcune persone che non potevo vedere e che mi hanno impedito di difendermi” e annuncia che “Domani mi recherò con il mio avvocato in questura a Trento per sporgere regolare denuncia. Al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara la Tac non ha evidenziato anomalie. Grazie a Dio me la sono cavata, si fa per dire, con tre giorni di prognosi e due punti di sutura in testa“. Il pestaggio subito dall’uomo inoltre l’ha portato a dover annullare per tre giorni le lezioni che tiene come istruttore di zumba.

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