Altavilla (Byd): “Bisogna vedere chi fra i costruttori di auto arriverà vivo nel 2035”

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La crisi dell’auto

In occasione del Quattroruote Next Alfredo Altavilla ha affrontato così il controverso bando delle vetture endotermiche programmato da tempo dall’Europa. E motivato la scelta di accasarsi in Byd.

di Corrado Canali

29 ottobre 2024

(Adobe Stock)

2' di lettura

Alfredo Altavilla ha debuttato da Special Advisor di Byd Europa al Salone dell’automobile di Parigi, ma al convegno Quattroruote Next ha affrontato non soltanto diversi argomenti a cominciare dal bando dell’endotermiche per il 2035, ma ha anche fatto il punto sulle strategie del costruttore per cui oggi lavora, Byd, sollecitato anche dal fatto che nessun esponente di Stellantis era presente all’evento. Oltre a spiegare le ragione per le quali ha scelto Byd.

Byd è una tech company sul mercato da 30 anni

Non è la prima volta che Altavilla dopo diversi anni ai vertici di Fca ha collaborato con dei costruttori cinesi, ma è rimasto colpito da Byd. Lo spiega così “In effetti mi sono reso conto che si tratta di un costruttore diverso dagli altri, è una tech company che è tra i maggiori produttori al mondo di fotovoltaici. Inoltre è sul mercato da quasi 30 anni, li festeggerà il prossimo 18 novembre, ma ha già un milione di addetti oltre ad avvalersi di 103 mila ingegneri che sviluppano 42 brevetti al giorno”.

I dazi sulle vetture cinesi non servono a nulla

Per Altavilla I dazi non servono assolutamente nulla. “Nella mia vita professionale sono andato in giro per il mondo a presentare molti progetti di investimento. Con i dazi si fermano tutte le attività di investimento. Mi auguro che la misura sia rivista sia sul piano della durata, ma anche dell’ammontare perchè è impensabile che la Cina non reagisca alle misure. Per Byd una volta che sarà operativa la fabbrica in Ungheria i dazi non saranno più un problema”.

Entro 18 mesi Byd sarà un produttore europeo

L’altro aspetto che ha impressionato Altavilla è la velocità di Byd nel gestire il mercato dell’auto. “Dal prossimo anno – lo spiega lui stesso - arriveranno nuoci modelli di automobili concepiti per il mercato europeo, anche perché l’obiettivo di Byd è chiaro: con le due fabbriche in Ungheria e Turchia, punta a rendere l’Europa autosufficiente in meno di 18 mesi in termini di produttività. Quindi non si potrà più parlare di Byd come produttore cinese, ma europeo”.

La rete di concessionari in Europa sarà capillare

Non soltanto auto progettate per il mercato europeo. Alla Byd stanno, infatti, lavorando alla creazione di una rete di concessionari. “Abbiamo iniziato – spiega Altavilla – ad investire sulla capillarità delle rete sia dei punti vendita che di assistenza per garantirci la stessa velocità di fornitura della concorrenza”. Ci sono poi molti manager che in Europa passano a Byd. “Se si muovono da marchi consolidati – spiega Altavilla - vuol dire che ne hanno accettano la sfida”.

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