La sorella del ministro della Cultura e addetta stampa alla Camera, Antonella Giuli, torna sotto i riflettori di Report: dopo lo scontro riportato nella puntata della scorsa settimana tra lei e il presidente della Commissione Cultura di Fratelli d’Italia Federico Mollicone nel Transatlantico, oggi andrà in onda una puntata che la riguarderà più nel personale. Secondo i cronisti del programma tv, presentato da Sigfrido Ranucci, la donna parteciperebbe ancora alle attività politiche del partito di Giorgia Meloni, sebbene il suo incarico da 120mila euro l’anno glielo vieti. «Vicinissima alla sorella della premier Arianna Meloni, si è occupata per anni di comunicazione di Fratelli d’Italia nei palazzi della politica - si legge in una nota del programma - Poi lo scorso gennaio è arrivato il salto di carriera: assunta all’ufficio stampa della Camera dei deputati con uno stipendio di circa 120mila euro all’anno».ù
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La lettera
Oggi pomeriggio, a poche ore dalla messa in onda del servizio, la sorella del ministro ha replicato in toto alle accuse, anticipate ieri anche dal quotidiano La Stampa, con una lettera aperta in cui rivela molti dettagli della sua vita personale. «Si può costringere una donna, una madre, una professionista che gode della stima dei suoi datori di lavoro a rivelare la verità dolente di una vita privata funestata dalla malattia d’un bambino di 7 anni irreversibilmente malato?» scrive Giuli, denunciando "la grancassa mediatica e intimidatoria" che ha toccato lei e i suoi familiari da vicino.
Il figlio malato
«Che cosa fa Antonella Giuli durante il fine settimana? Lavora forse per Fratelli d’Italia?», scrive l’addetta stampa alla Camera. «Vivo il tempo liberato dal lavoro come meglio credo; e cioè, salvi rarissimi casi, con la mia famiglia», rivela, precisando il perché sia esonerata da alcune mansioni e perchè usufruisca della legge 104: «I miei tormentati pensieri sono dedicati al mio dovere di madre di due bimbi piccoli uno dei quali affetto da una grave patologia curabile ma non guaribile, tale da rendere necessario il contributo della legge 104 art.3 comma 3».
Per precisare la sua posizione («Era necessario che mi spingessi a tanto? Sì e no», scrive), Giuli ha dichiarato di essere stata forzata dalla situazione «a rendere pubblica una verità che io e mio marito avremmo voluto proteggere nel più stretto e amorevole riserbo». «Un giorno - continua - se la malattia glielo consentirà, mio figlio verrà a conoscenza di tutto questo e me ne chiederà conto, ce ne chiederà conto. Io so già che cosa rispondergli. Report e tutti coloro che hanno contribuito ad alimentare questi falsi teoremi, che risposta hanno, posto che ne abbiano una?».
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La replica di Report
La trasmissione ha poi replicato: "In merito a quanto anticipato da Alessandra Giuli, Report ribadisce che non ha alcuna morbosità nei suoi confronti, né nei confronti del fratello ministro. Non è neppure vero che è accusata di essere assente sul lavoro. L’inchiesta a firma del nostro Giorgio Mottola documenta come Alessandra Giuli, pur essendo stata assunta per chiamata diretta presso l’ufficio Stampa della Camera dei Deputati, come altri colleghi di altri partiti, abbia continuato a occuparsi di comunicazione in favore di Fratelli d’Italia e in particolare di Arianna Meloni. Circostanza espressamente vietata dal suo contratto, che richiedere l’esclusività e vieta ogni attività politica. Nessuno ha contestato ad Alessandra Giuli il fatto di essere vicina ai suoi figli, ci mancherebbe. Qualsiasi speculazione giornalistica su questo tipo di interpretazione è puro sciacallaggio”, conclude la precisazione.
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