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Tutti gli occhi sono puntati su Jannik Sinner, ma alle Atp Finals 2024 di Torino l’altoatesino non sarà l’unico rappresentante azzurro. L’anno d’oro del tennis italiano coinvolge tutte le discipline. Per la seconda volta nella storia infatti ci sarà un duo azzurro, grazie ad Andrea Vavassori e a Simone Bolelli, quest’ultimo alla seconda partecipazione alle Finals nove anni dopo l’esordio assoluto del 2015 insieme a Fabio Fognini. I due occupano la quarta posizione della Race e quest’anno hanno giocato due finali Slam consecutive (Australian Open, Roland Garros) e vinto tre titoli, a Buenos Aires, Halle e Pechino. Il sorteggio li ha messi nel gruppo con Marcelo Arevalo/Mate Pavic, Rohan Bopanna/Matthew Ebden e Kevin Krawietz/Tim Puetz. Nell’altro gruppo invece ci sono Marcel Granollers/Horacio Zeballos, Wesley Koolhof/Nikola Metkic, Max Purcell/Jordan Thompson e Harri Heliovaara/Henry Patten. Non ci sono i campioni in carica, Rajeev Ram e Joe Salisbury, solo quindicesimi nella Race.
SCHEDA – Come stanno e a cosa puntano gli 8 tennisti qualificati
TV – Il calendario e dove vedere il torneo (Sky e Rai)
Gli avversari
I numeri uno della classifica sono Mate Pavic e Marcelo Arevalo, 34enne di El Salvador. Quest’anno hanno vinto al Roland Garros, proprio contro gli azzurri. Nel 2024 hanno anche un titolo Masters 1000, a Cincinnati, e la finale agli Internazionali BNL d’Italia. Nessuno dei due però ha mai vinto le Atp Finals.
Marcel Granollers e Horacio Zeballos sono al numero 2 della Race. Torino li conosce bene, perché è l’unica coppia ad aver partecipato a tutte le scorse tre edizioni, con la finale di un anno fa come miglior risultato. Quest’anno, i due hanno trionfato agli Internazionali BNL d’Italia e poi anche a Montreal. Per Granollers c’è anche un successo, nel 2012 a Londra, al fianco del connazionale Marc Lopez. Chi invece le Finals le ha già vinte in coppia sono l’olandese Wesley Koolhof e il croato Niko Mektic, campioni nel 2020 nell’ultima edizione londinese. Dopo essersi separati, i due sono tornati a giocare insieme quest’anno, vincendo i Masters 1000 di Indian Wells e Shanghai.
Gli australiani Max Purcell e Jordan Thompson, quinti nella Race, in stagione hanno conquistato un titolo Slam allo Us Open e una finale a Wimbledon. Sono gli unici ad avere fatto due finali Major in un anno come Bolelli e Vavassori. Per i due australiani ci sono anche tre tornei 250: Dallas, Los Cabos e Houston. Thompson e Purcell non sono gli unici australiani a Torino. Un altro è Matt Edben, in coppia con una vera leggenda della disciplina, l’indiano Rohan Bopanna, 44 anni. Il duo ha vinto l’Australian Open e poi il Masters 1000 di Miami, raggiungendo anche il numero 1 della classifica. Poi sono arrivati in semifinale al Roland Garros. Per Bopanna sarà la quinta volta al Master di doppio, a 14 anni dalla prima apparizione. Ha giocato due finali a Londra, nel 2012 e 2015.
La terza coppia formata da connazionali è quella dei tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puetz, finalisti allo Us Open, ultima coppia a qualificarsi in ordine cronologico. Puetz sarà uno dei tre debuttanti, insieme ad Andrea Vavassori e all’inglese Henry Patten, compagno del finlandese Harri Heliovaara, la vera sorpresa di quest’anno. Patten e Heliovaara infatti hanno iniziato a giocare insieme quasi per caso ad aprile. Il risultato? Il trionfo sull’erba di Wimbledon e non solo. Per le Finals hanno messo in fila anche tre tornei: Marrakech, Lione e Stoccolma.
I favoriti
Sulla carta i grandi favoriti per questa edizione sono Pavic-Arevalo e Granollers–Zeballos. I primi per la classifica, i secondi invece per la finale persa un anno fa. Inoltre Granollers è giocatore di grande esperienza nel doppio, e come detto in precedenza, sa come si vincono le Finals. Così come lo sanno Koolhof e Mektic, i quali però partono in seconda fila insieme alla coppia Bopanna-Edben. Su quest’ultima non si discutono qualità ed esperienza, ma qualche dubbio sull’età dell’indiano impone cautela sulle loro chance di vittoria. E gli azzurri?
Vavassori e Bolelli non sono favoriti, ma l’alchimia instaurata questa stagione, i risultati e il clima che li attenderà a Torino non possono che lasciar trasparire ottime sensazioni. Insomma, c’è spazio per scrivere un capitolo da ricordare. Anche perché, il recente titolo a Pechino dimostra come la condizione stia tornando quella vista nella prima parte di stagione, in cui gli italiani furono grandissimi protagonisti. L’eliminazione al primo turno a Parigi-Bercy non deve ingannare. Il titolo di fronte al pubblico di casa è un obiettivo reale.
Il regolamento
Come nel singolare, le Atp Finals prevedono una fase a gironi, con le coppie divise in gruppo da quattro. Le prime due classificate di ogni gruppo andranno in semifinale, prima, ovviamente, della finale. Tutti gli incontri sono al meglio dei tre set, con punto secco sul 40 pari e match tie-break al terzo set. Il titolo per chi trionfa senza sconfitte vale 959.300 dollari.