di Marco Prestisimone
1 Minuto di Lettura
Oltre 100 jet, tra cui F-35 di ultima generazione, e più di 200 missili balistici. L'attacco di Israele contro l'Iran era atteso da settimane ed è arrivato nella notte tra venerdì e sabato. L'Idf afferma di aver colpito siti militari in diverse zone del Paese, tra cui batterie di difesa aerea e stabilimenti di produzione di missili utilizzati per produrre armi, aggiungendo che gli attacchi avrebbero garantito alle Idf «una più ampia libertà di azione aerea in futuro». Non sarebbero stati presi di mira, quindi, impianti nucleari e petroliferi che avrebbero dato vita a una escalation del conflitto più ampia. Ma resta l'allerta per una possibile ritorsione, non solo dell'Iran.