Una volante in servizio anti-spaccio è stata circondata da un gruppo di nigeriani che hanno tentato di liberare due connazionali in attesa di identificazione
Ennesima aggressione ai danni dei poliziotti italiani: l'ultimo episodio si è registrato a Padova questo pomeriggio attorno alle 18, quando una volante in servizio per il controllo anti-spaccio, che aveva fermato due cittadini stranieri di origine nigeriana per l'identificazione, è stata circondata da un altro gruppo di connazionali che, accerchiando i due poliziotti, ha tentato di favorire la fuga di due. Un diversivo messo in atto per spaventare gli agenti e distrarli, nelle intenzioni degli stranieri, che però non ha sortito alcun effetto, vista la convergenza sul posto di altre pattuglie.
Tutto è iniziato quando i due nigeriani a bordo della volante hanno rifiutato vigorosamente l'identificazione da parte degli agenti, che hanno tentato di calmarli e di riportare l'ordine per procedere con il loro lavoro. A quel punto gli stranieri hanno dato inizio a una colluttazione e sono riusciti a spingere gli agenti, facendo loro perdere l'equilibrio. Nel momento in cui i poliziotti si sono trovati a terra è arrivato il gruppo degli stranieri, che tentato l'intimidazione con fare minaccioso. Nel frattempo, però, era già stato lanciato l'allarme a tutte le unità presenti in zona, chiedendo che convergessero nel punto in cui la volante si trovava ferma. Sono bastati pochi minuti affinché sul posto arrivassero 5 volanti della Questura, due auto dei Carabinieri e due della Polizia Locale.
Con loro è arrivata anche un'ambulanza del 118 per prestare soccorso ai poliziotti e a uno dei nigeriani. Quest'ultimo è stato accompagnato come da prassi al pronto soccorso per gli accertamenti di rito e, una volta giunto nell'ospedale di Padova, ha nuovamente aggredito gli agenti che lo avevano accompagnato. Al termine dei controlli medici, i due nigeriani che erano stati fermati per una semplice identificazione sono stati entrambi arrestati per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, e uno anche per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Condotti finalmente in questura dove sono stati identificati, è emerso che sono entrambi richiedenti asilo con precedenti per possesso di stupefacenti, armi, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di
pubblico servizio. Si trovano al momento a disposizione della Procura di Padova, che deciderà il da farsi. Nel frattempo sono in corso le operazioni per l'identificazione degli appartenenti al gruppo che ha aggredito gli agenti.