Ecologista, scrittore e blogger
Politica - 19 Novembre 2024
Forza Stefania, per l’aria pulita, per i cieli sereni e per il futuro che meritiamo.
Il 23 marzo 2023, Quorum Sondaggi chiedeva ai cittadini dell’Umbria cosa avrebbero votato alle elezioni di fine anno. Il 51% dichiarava di voler confermare Donatella Tesei, mentre solo il 46% indicava una persona del centrosinistra + Terzo Polo. Ieri, in piazza Italia a Perugia, cantando Bella Ciao, abbiamo portato in trionfo la neo-presidente Stefania Proietti, che ha vinto le elezioni con oltre il 51%.
Ma come è successo?
In Umbria, a un certo punto, dopo le batoste elettorali degli anni scorsi, soprattutto quella di Terni con Bandecchi, Pd, M5S e AVS, insieme ad alcuni civici, hanno deciso di parlare di temi, prima che di nomi. Di proposte, prima di ipotesi di alleanza, e di analisi, prima delle diatribe da teatrino della politica.
A inizio gennaio è nato il Patto Avanti, inteso come progetto che parte dalla condivisione di idee e programmi per costruire un percorso alternativo al malgoverno delle giunte di centrodestra in Regione e nei comuni sopra i 15.000 abitanti. Un luogo di discussione che abbiamo voluto aperto e partecipato, sempre in ascolto delle proposte e delle istanze delle cittadine e dei cittadini.
Una formula vincente che, a giugno, ha portato alla proposta di Vittoria Ferdinandi, cuore dell’attivismo civico perugino e promotrice dell’impresa sociale Numero Zero, come candidata di tutto il centrosinistra per le elezioni del capoluogo. Una scelta vincente che ha riportato il centrosinistra al governo della città, dopo 10 anni di maggioranze di centrodestra.
Io c’ero, nelle riunioni ad Assisi cominciate a luglio, per cercare di convincere Stefania Proietti a candidarsi come espressione del Patto Avanti. Parlavamo di necessità, opportunità e scelte:
– La necessità di rispondere con le nostre proposte alla deriva della sanità, del trasporto pubblico e dell’ambiente sotto la Giunta Tesei.
– L’opportunità di proporre un’alternativa programmatica valida, che parlasse delle 4 R dei rifiuti, contro la proposta dell’ennesimo inceneritore; di eliminare le liste d’attesa per le visite specialistiche, arrivate a oltre 50.000 pazienti; e di garantire a tutti e tutte il diritto alle cure, visto che il 10% della popolazione umbra nell’ultimo anno ha rinunciato alle cure per l’impossibilità di pagare prestazioni private.
– La scelta di evidenziare la vocazione pacifista della regione di san Francesco d’Assisi e di Aldo Capitini, e che ha accolto Alexander Langer con la sua Fiera delle Utopie Concrete.
Abbiamo discusso anche dei giovani che abbandonano la nostra regione dopo la laurea, emigrando per mancanza di lavoro vicino casa; del turismo e dei meravigliosi borghi della nostra regione, lasciati a sé stessi; e della cura del territorio, troppo spesso penalizzato da cementificazioni e mancanza di controllo.
Stefania condivideva tutto, ma non si decideva. Aspettava un segnale. Riunione dopo riunione, nella calura di agosto, finché, subito dopo Ferragosto, ha deciso: Stefania Proietti sarebbe stata la candidata del Patto Avanti, allargato ai civici e alle altre liste di centrosinistra.
Tutti questi pensieri mi frullavano nella mente ieri sera, mentre festeggiavo con tutte le protagoniste e i protagonisti di questa straordinaria avventura, che ci ha guidato per tre mesi, accompagnando la neo-presidente in giro per l’Umbria, percorrendo tutti i 92 comuni, affinché nessuno si sentisse escluso. Abbiamo affrontato a viso aperto e senza remore tutti i confronti pubblici con Donatella Tesei, mentre loro cercavano di tenere ben nascosto il veneto assessore alla Sanità Luca Coletto, vero artefice del disastro umbro.
Stefania, minuta ma con una grinta da vendere, ha dimostrato la sua forza: come quando, davanti all’ospedale di Pantalla, ha strappato la pagina del programma di Donatella Tesei del 2019, in cui si prometteva il supporto alla sanità privata, dichiarando:
“Così hanno messo in ginocchio quella pubblica qui in Umbria”. Quella è stata la svolta, a inizio novembre, quando ha inchiodato la governatrice uscente alle proprie responsabilità. La forza di farlo le è venuta ascoltando migliaia di cittadine e cittadini, che le raccontavano le enormi difficoltà nel ricevere cure sanitarie adeguate.
Ma Stefania è riuscita a parlare con tutti, ed è questo il segreto del suo successo: giovani e anziani, imprenditori e operai, commercianti e associazioni, agricoltori e ambientalisti. Lei, da ingegnera ambientale ispirata dalla vocazione di San Francesco, ha il tema del futuro sostenibile nel cuore. Ed è per questo che la nostra fiducia nei suoi confronti è massima. Saremo al suo fianco con i nostri consigli e, quando servirà, con le nostre critiche. Finalmente, in Umbria, potremo togliere quella cappa scura e opaca che ha impedito alla regione di tornare tra le più efficienti d’Italia.
Forza Stefania, per l’aria e per il cielo, quello nuvoloso e quello sereno.