Il tempo sta per finire: la scadenza assoluta per l'imposizione di dazi definitivi nel contesto della indagine anti-dazi dell'Unione europea sulle auto elettriche cinesi e mercoledi prossimo, 30 ottobre. A ricordarlo e stato il portavoce della Commissione europea responsabile per Commercio e agricoltura, Olof Gill, nella conferenza stampa quotidiana dell'esecutivo europeo, rispondendo alle domande dei giornalisti. Questa mattina presto, si sono svolti dialoghi ad altissimo livello tra le due parti: il vice presidente esecutivo della Commissione europea e commissario per il Commercio, Valdis Dombrovskis, ha avuto - su sua iniziativa - una videochiamata con il ministro del Commercio cinese, Wang Wentao.
Al centro del colloquio l'inchiesta dell'Ue sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria (Bev) dalla Cina e sui negoziati in corso sugli impegni sui prezzi. Dombrovskis e Wentao hanno fatto il punto sui progressi compiuti negli otto cicli di negoziati tecnici e «sulle significative lacune ancora esistenti». E hanno ribadito il loro impegno politico a trovare una soluzione reciprocamente accettabile, che dovra essere efficace nell'affrontare la parita di condizioni nel mercato dell'Ue e compatibile con l'Organizzazione mondiale del commercio (Omc).
«I rappresentanti hanno convenuto che ulteriori negoziati tecnici si svolgeranno a breve», ha precisato una nota stampa ufficiale della Commissione europea. «Non posso dare piu dettagli sui negoziati in corso... perche sono in corso», ha precisato Gill in conferenza stampa. «Posso semplicemente ripetere che i negoziati continueranno a livello tecnico, ma ogni soluzione discussa in queste negoziazioni deve essere efficace ad affrontare i rischi di danno identificati nella nostra indagine, affrontare in modo adeguato il tema della parita di condizioni nel mercato dell'Ue ed essere compatibile con l'Omc», ha aggiunto. Gli incontri, dunque, andranno avanti a livello tecnico e «l'Ue rimane aperta a trovare soluzioni negoziate». Continuando a rispondere alle domande dei giornalisti, il portavoce Gill ha precisato che «ora sta alla controparte cinese l'onere di presentare soluzioni adeguate ed efficaci in termini di gestione del rischio che abbiamo identificato attraverso la nostra indagine. Il fatto che questa mattina si sia svolta questa videochiamata indica che c'e la volonta di trovare una soluzione». Di tempo, pero, non ne resta molto.
«La scadenza assoluta per l'imposizione di dazi definitivi nel contesto della nostra indagine anti-dazi e mercoledi prossimo, 30 ottobre, e i colloqui continueranno da ora a quella data», ha concluso il portavoce. Intanto, nella riunione di questa mattina, l'Ue ha sottolineato che, secondo le regole dell'Omc, la possibilita di offrire impegni sui prezzi e aperta alle diverse societa che partecipano all'inchiesta e pertanto i negoziati della Commissione con la Camera di commercio cinese per l'importazione e l'esportazione di macchinari e prodotti elettronici (Cccme) non escludono discussioni con i singoli esportatori. E il vice presidente Dombrovskis ha espresso preoccupazione per il caso antidumping cinese in corso contro il brandy e per le iniziative sulla carne di maiale e sui prodotti lattiero-caseari, che l'Ue ritiene prive di fondamento. Insomma, tutto aperto fino alla fine.