12 Dicembre 2024 17:14
Continuano le ricerche di Daniela Ruggi, la 31enne con problemi psichici scomparsa a Montefiorino per la quale si indaga per sequestro di persona. Attualmente indagato è l’amico 66enne Domenico Lanza. Il coordinatore della mensa dei poveri di Porta Aperta ha raccontato di averla vista alcune settimane fa mentre era in fila per un pasto caldo in compagnia di alcune persone. “Stava bene ma forniremo nomi di queste persone agli inquirenti”
Non si hanno ancora notizie di Daniela Ruggi, la 31enne scomparsa il 18 settembre a Montefiorino dopo essere stata dimessa dall'ospedale per un'infezione guaribile in pochi giorni. La donna con problemi psichici sarebbe uscita dal reparto per tornare a casa, nel rudere alla fine del paese dove viveva da qualche tempo senza riscaldamenti e perfino senza elettricità.
A denunciare la sua scomparsa è stato il sindaco di Montefiorino che più volte aveva provato a convincerla a farsi assistere dai servizi sociali del paese. La donna però non aveva mai voluto ricevere le loro cure e il loro aiuto, vivendo di fatto in solitudine, ai margini della comunità nonostante l'aiuto dei residenti.
Indagato per la sua scomparsa è ora l'amico 66enne Domenico Lanza, intervistato anche dalla trasmissione televisiva Pomeriggio 5. L'uomo è stato arrestato perché in possesso di armi illegalmente detenute, ma il ritrovamento di alcuni vestiti della 31enne nella sua auto hanno fatto scattare anche l'indagine per sequestro di persona.
Eppure, ora spunta la testimonianza di un uomo che ha raccontato di aver visto Daniela Ruggi alla mensa di Porta Aperta circa due mesi fa. La 31enne si era messa in fila per un pasto caldo e sarebbe stata vista dal coordinatore di prima accoglienza di Porta Aperta. In realtà, dal 18 settembre si parla di diversi avvistamenti, alcuni avvenuti anche pochi giorni dopo la scomparsa della 31enne. Una residente ha raccontato di aver visto le luci accese nel rudere dove la donna viveva e di aver pensato che fosse finalmente tornata a casa mentre un'altra persona ha raccontato di averla vista girare per il paese intorno alla fine di settembre, tempo dopo la denuncia di scomparsa.
Nessuno di questi avvistamenti è stato però confermato e per il momento resta aperta l'indagine per sequestro di persona. Nei prossimi giorni, gli inquirenti passeranno al setaccio l'abitazione di Lanza in cerca di altri elementi che portino sulle tracce della 31enne dopo aver sequestrato la biancheria intima della giovane custodita nell'auto del 66enne ora indagato.
"È arrivata alla mensa di Porta Aperta che era già ottobre – ha raccontato il coordinatore -. Qui bussano tante persone per avere un piatto caldo o un tetto per la notte. Io e un mio collega l'abbiamo intravista: aveva indosso un maglione, anche se faceva ancora caldo. Le braccia non erano scoperte. Daniela non si è fermata al punto di ascolto, è sempre andata via senza dire niente. Ha fatto richiesta solo per la mensa, anche perché per le docce è prassi chiedere nome e cognome. È venuta solo in quell'occasione, poi non è più tornata".
Secondo il gestore del centro, la 31enne si era presentata insieme ad alcuni ragazzi. "Era in ordine e in buona salute, ma non ha voluto avvalersi del centro d'ascolto. Era con persone che normalmente frequentano il nostro centro, anche se dopo il pasto con Daniela non sono più tornate. Non vivono in strada, hanno una condizione abitativa precaria e abbiamo le loro generalità, le forniremo agli inquirenti.