7 Novembre 2024 13:55
La vita di Nick, oggi 36 anni, è stata distrutta dalla dipendenza da ketamina, la sostanza psicoattiva e anestetizzante sempre più spesso assunta dai giovanissimi. “Le prime volte sembrava di essere in un mondo fatato”, poi quel mondo si è trasformato in un incubo agonizzante, fatto di dolore fisico e mentale: “Oggi la mia vescica è un quinto del normale e devo andare di continuo in bagno”.
Negli ultimi anni il consumo di ketamina sta aumentando vertiginosamente, soprattutto nella GenZ. La dissociazione dalla realtà e la sensazione di essere catapultati in un mondo leggero, quasi come se si fosse sotto l'effetto di un incantesimo, sembrano essere tra i motivi che spingono i ragazzi a farne uso, sempre più spesso: in Galles e in Inghilterra nella fascia d'età tra i 16 e i 24 anni l'uso è più che triplicato in meno di dieci anni, dal 2016 a oggi. Di pari passo aumentano i ragazzi e i giovani adulti che sviluppano forme di dipendenza pesante da questa sostanza, che finisce per logorare il loro corpo e la loro mente, causando gravi problemi a diversi organi, in primis alla vescica.
"La prima volta che l'ho usata mi sono sentito come in un mondo fatato". Inizia così la storia di Nick (nome di fantasia), un uomo di 36 anni, che da tre mesi è in un centro di recupero per disintossicarsi dalla dipendenza di ketamina. Due anni fa Nick ha tentato il suicidio: "Ero convinto che ormai nessuno mi potesse più aiutare. Ho pensato: è fatta, alla fine", ha raccontato al Guardian. Oggi Nick si sta disintossicando, ma in consumo per anni di ketamina ha ormai compromesso per sempre la sua vescica e i suoi reni.
La storia di Nick
Quando Nick ha fatto uso di ketamina per la prima volta era solo un ragazzo di venti anni. Da quando ne aveva 12 fumava marijuana, poi un giorno un suo amico si è presentato a casa sua con una bustina con dentro una polverina bianca. Era ketamina. "Ho fatto quello che chiunque altro avrebbe fatto a 20 anni. L'ho provata", ha raccontato.
Le prime volte che lo assumeva si sentiva in uno stato euforico e leggero, quel gesto però è diventato sempre più frequente e nel giro di un anno si è trasformato in una dipendenza. Così, quando la nonna si è ammalata, Nick si è rifugiato nella droga per scappare da quel dolore e dallo stress che quella situazione aveva portato nella sua vita.
La ketamina come droga ricreativa
La ketamina nasce come medicinale anestetico per la medicina umana e quella veterinaria, tuttavia quell'effetto dissociativo che causa è il motivo, oltre al costo relativamente basso rispetto ad altre droghe, che spesso spinge i ragazzi a usarne sempre di più. Come ha spiegato al Guardian Agnes Wooton dell'associazione benefica a sostegno dei tossicodipendenti With You, i giovani assumono ketamina per "fuggire dalla realtà". La crisi della salute mentale, anche nei giovani, che ci è caduta addosso dopo la pandemia, potrebbe quindi aver giocato un suo ruolo nell'aumento dell'uso di droghe da parte dei giovani. In realtà, non solo i giovani la utilizzano: anche Elon Musk ha dichiarato di farne uso in piccole dosi e sotto controllo medico. Il fenomeno è stato rinominato "micro-dosing".
Anche in Italia la ketamina rientra tra le nuove droghe dello sballo sempre più spesso consumate dai giovani tra i 15 e i 19 anni: secondo il Dipartimento per le Politiche antidroga quasi 960.000 di studenti hanno fatto uso almeno una volta nella loro vita di sostanze psicoattive: parliamo di circa uno studente su quattro.
Gli effetti sul corpo: un incubo "agonizzante"
Quel mondo fatato descritto da Nick presto però si è trasforma in un incubo, come lui stesso ha raccontato: la ketamina, se assunta per un tempo prolungato, ha un impatto devastante sul corpo. Nick ha iniziato molto presto ad avere dolori ai reni e alla vescica e ad avere bisogno di andare in bagno sempre più spesso. Poi dopo dieci anni di consumo quei dolori sono diventati insopportabili, un incubo, al quale solo l'assunzione di ketamina sembrava dare una tregua, in un agonizzante circolo vizioso: "Ho trascorso giorni e giorni a letto, sentendomi come se qualcuno mi stesse infilando degli agli roventi nelle mie parti intime. Non potevo neanche andare al supermercato perché appena dopo qualche passo dovevo andare in bagno. Ti distrugge completamente".
Oggi la sua vescica è un quinto delle dimensione naturali e anche adesso che ha smesso di drogarsi probabilmente avrà bisogno di un intervento con cui gli verrà impiantata un'urostomia, un sacchetto di raccolta delle urine . "Non è altro che una droga subdola, inganna il tuo cervello", dice Nick con la stessa rabbia e consapevolezza che oggi lo spinge a raccontare la sua storia, per evitare ad altri ragazzi di cadere in quella stessa trappola che gli è quasi costata la vita.