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- 14:43 - **Ue: Draghi, 'mia tesi laurea su moneta unica, era follia come piano regolatore Roma'**
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - Una tesi di laurea sulla mancanza di condizioni per approdare a una moneta unica, teoria che vedeva d'accordo anche il suo professore dell'epoca, l'illustre Guido Carli. "Per essere precisi, è più probabile fossi io ad essere d'accordo con lui...". Scherza Mario Draghi, intervenendo al World Business Forum di Milano, ricordando i tempi da laureando. "La moneta unica - dice - allora era considerata un po' una follia, ricordo ancora il presidente della commissione di laurea che disse: 'ah sì, questo progetto della moneta unica europea è un po' come il piano regolatore di Roma... due follie, due bei sogni'. Forse aveva ragione lui sul piano regolatore", scherza ancora Draghi.
La moneta unica all'epoca sembrava irrealizzabile, spiega, "perché i nostri paesi ancora troppo diversi, economie diverse, le produzioni avvenivano su scale nazionali, e poi c'erano dazi, tariffe tra noi. Poi nel corso degli anni '80 molte di queste barriere sono cadute" e "questo ha portato alla creazione della moneta unica".
- 14:38 - **Governo: Draghi, 'fatto benino, io senza social? Mai voluto dare lezioni, devo solo dire grazie'**
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - Apprezzato per la sua etica, per il rigore, nonostante la scelta controcorrente di non comparire mai sui social? "Non c'è mai stata nessuna pretesa o intenzione di dare lezione agli altri. Uno è fatto in un certo modo, uno in un altro modo e va bene così. Poi un leader politico ha una dimensione diversa da me. Io sono stato 'chiamato' in un momento di emergenza del Paese - vi ricordate? La caduta dell'economia europea, la campagna vaccinale che sembrava non decollare - e il governo ha fatto benino". Così Mario Draghi, intervenendo al World Business Forum a Milano.
"Siamo cresciuti del 10,5 % in un anno e mezzo, il rapporto debito pubblico Pil è caduto, il deficit sul Pil pure ecc ecc.. Ci siamo trovati a gestire anche un'emergenza energetica e lo abbiam fatto. Ho avuto il sostegno di quasi tutti i partiti, che hanno capito l'emergenza e sostenuto il governo. Io credo che bisogna stare attenti a non dare lezioni, ci si è trovato in determinate circostanze, si è fatto in un certo modo, si è stati aiutati dal mondo politico fino a quel punto e bisogna solo dire grazie".
- 14:34 - Sanità: 4,5 milioni di italiani nel 2023 hanno rinunciato a cure dentista per motivi economici
Roma, 14 nov. (Adnkronos Salute) - "Sempre più cittadini rinunciano alle cure: nel 2023 sono stati 4 milioni e mezzo, un trend confermato anche dalla nostra indagine sulle cure odontoiatriche. Servono investimenti aggiuntivi, più medici e infermieri: intervenire è ormai un'urgenza, lo dicono i numeri e lo testimoniano le persone". Così Federico Cavallo, responsabile Relazioni esterne di Altroconsumo, commenta i dati di un'inchiesta condotta dall'Organizzazione tra maggio e luglio 2024 su un campione di oltre mille cittadini. La survey rivela che un numero crescente di italiani rinuncia o rimanda le cure dentali per ragioni economiche. Nell'ultimo biennio - si legge nel report - un quinto degli intervistati ha cancellato o posticipato le visite odontoiatriche, e 3 su 10 non effettuano controlli regolari, nella maggior parte dei casi per motivi economici.
"La nostra ultima inchiesta conferma quanto già evidenziato dal rapporto Gimbe - sottolinea Cavallo - la sanità pubblica italiana è in difficoltà per carenza di personale e mancanza di investimenti. In Italia, la spesa sanitaria pubblica è al 6,2% del Pil, sotto la media europea del 6,8%, e quella pro capite è di 3.574 dollari, ben al di sotto dei 4.470 dollari dei paesi Ocse. I fondi previsti coprono ormai solo costi insostenibili e finanziano assunzioni e aumenti per il personale sanitario, ma non bastano a dare ossigeno al sistema".
Le cure dentistiche sono costose e completamente a carico dei cittadini, visto che il Ssn non è in grado di coprirle e le sostiene solo in parte per le fasce più deboli della popolazione - riporta una nota - Dall'inchiesta emerge che anche chi ha un'assicurazione che copre le cure dentistiche (fondo sanitario integrativo o polizza assicurativa privata), il 15% degli intervistati, non va più spesso dal dentista. Forse perché la copertura è insoddisfacente, visto che 3 italiani su 10 non sono soddisfatti dei rimborsi che ricevono sia per l'importo sia per il tempo necessario a ottenerli, così come della gestione amministrativa e più in generale del contratto di assicurazione.
La fotografia scattata da Altroconsumo non solo mostra che l'assicurazione copre poco, sia in termini di prestazioni odontoiatriche sia in entità dei rimborsi, ma spesso impone di andare da un dentista convenzionato e gli italiani, come è comprensibile, preferiscono affidarsi a un professionista di fiducia e, quindi, restano scoperti oppure sono costretti a pagare una franchigia più alta. Infatti, il 46% degli intervistati sceglie il dentista con cui ha già avuto un'esperienza precedente e solo il 4% perché convenzionato con l’assicurazione.
Dall'inchiesta emerge un disagio degli assicurati che troppo spesso non riescono ad accedere alle cure odontoiatriche previste dall'assicurazione sanitaria. Un disagio - riferisce la nota - riscontrato dalle numerose segnalazioni che Altroconsumo riceve su Reclama Facile, la piattaforma per i reclami aperta a tutti i cittadini. Segnalazioni su mancati rimborsi, procedure burocratiche complesse, lente e poco trasparenti per l'accesso alle prestazioni, impossibilità di accesso al servizio informazioni, contestazione delle diagnosi medico sanitarie che l'organizzazione ha portato all'attenzione dell'Antitrust che, nel maggio scorso, ha sanzionato due società, Intesa Sanpaolo Rbm Salute S.p.A. e Previmedical Servizi per la Sanità Integrativa S.p.A., con multe rispettivamente di 2,5 milioni e 1 milione di euro per pratiche commerciali scorrette che hanno ostacolato i consumatori nella fruizione dei servizi.
Oltre alla difficoltà economica, una parte degli italiani (35%) non considera necessario sottoporsi a controlli dentali regolari, evidenziando una bassa consapevolezza sull'importanza della prevenzione orale. In assenza di controlli frequenti, piccoli problemi dentali possono diventare interventi costosi e complessi, come avvenuto per il 24% di chi ha rimandato o cancellato la visita dal dentista. Anche le abitudini di igiene orale sono carenti - evidenzia lì'indagine - Oltre la metà degli italiani non utilizza strumenti come filo interdentale o scovolino, e il 20% non usa dentifricio al fluoro, un ingrediente essenziale per prevenire la carie.
- 14:33 - Ue: Picierno, 'von der Leyen ci dica se da luglio è cambiato qualcosa'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - “Lo scontro tra le forze politiche in Europa è drammatico. Noi non ci siamo mai opposti all’idea che l’Italia, in quanto paese fondatore, potesse avere una vicepresidenza: le nostre perplessità erano e sono legate all’ipotesi di una nuova e diversa maggioranza. I popolari fanno prevalere logiche di carattere nazionale". Così Pina Picierno del Pd, vicepresidente del Parlamento Ue, a Ping Pong su Radio 1.
"Quando la dimensione inter-governativa o nazionale prevale sul dibattito europeo, noi registriamo un arretramento drammatico rispetto alla dimensione politica europea. Ora siamo dentro un tragico scontro e voglio richiamare alla responsabilità tutte le forze politiche. La composizione del governo dell’Unione Europea non deve diventare il tavolo di contesa di questioni nazionali. Esistono un programma e un tracciato di valori su cui Ursula Von der Leyen ha ottenuto la fiducia del Parlamento Europeo. Si riparta da quelli, la Presidente si esprima e ci dica se da luglio è cambiato qualcosa”.
- 14:32 - Difesa: Draghi, 'dietro Usa per spesa ma nessuno scommetterebbe su Ue che vince guerra...'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "Noi complessivamente siamo secondi per spesa" in difesa "nel mondo, dopo gli Usa, dopodiché nessuno scommetterebbe sulla nostra capacità di fare una guerra e vincerla... Ci deve essere qualcosa che non va". Così Mario Draghi, intervenendo al World Business Forum a Milano, ricorre all'ironia ragionando in termini di difesa europea.
"Prima cosa - elenca - la produzione è molto frammentata, così frammentata che se decidessimo di aumentare le spese in difesa noi non riusciremmo a produrre", ovvero a rispondere al surplus di domanda, "perché abbiamo produzioni troppo piccole. Quindi occorre permettere all'industria di consolidarsi". C'è poi un altro aspetto: "noi ordiniamo il nostro 'cannoncino', ma è diverso da quello del vicino. Quindi quando arriva il momento di darli all'Ucraina spediamo cannoni tutti diversi, abbiamo diversi tipi di carri armati mentre gli Usa ne hanno uno solo. Quindi prima di pensare di spendere tanti soldi bisogna capire come spenderli. Secondo aspetto è spendere bene".
"E anche qui" c'è un problema legato alla "ricerca: la differenza con la spesa Usa per la ricerca è di 15 volte sul bilancio della difesa, in termini percentuali noi spendiamo il 4%, loro il 16%. Prima di spendere guarda come spendi. Poi si arriva alle risorse e agli impegni internazionali", dice Draghi guardando ai paletti della Nato. "Ma, attenzione - avverte -: noi faremo una gigantesca spesa ma comprando fuori, già oggi l'80% dell'equipaggiamento che abbiamo impegnato in Ucraina è prodotto dagli Usa. Questo crea un problema economico preciso. Se i soldi li spendo a casa, se li spendo a casa mia, si crea un moltiplicatore", dunque si genererebbe "una crescita europea se solo la spesa per la difesa venisse fatta a casa".
- 14:26 - Immobili: Airbnb, dal 2025 solo annunci provvisti di Cin
Roma, 14 nov. (Adnkronos/Labitalia) - Airbnb ha sostenuto a lungo l'adozione di una normativa nazionale per regolamentare gli affitti brevi in Italia e ha accolto con favore il nuovo sistema di registrazione delle strutture turistico-ricettive e degli immobili in locazione breve o turistica. La piattaforma ha perciò informato tutti gli host italiani circa l'obbligo di registrazione presso il ministero del Turismo e dell’intenzione di rimuovere nel 2025 gli annunci sprovvisti di codice identificativo nazionale (Cin). Per supportare gli host con gli adempimenti, Airbnb ha attivato una linea di assistenza dedicata in collaborazione con l’associazione Altroconsumo, fornisce notifiche regolari e promemoria tramite l’applicazione, e ha lanciato una campagna per offrire linee guida e risorse aggiuntive.
Valentina Reino, head of public policy di Airbnb Italia, ha commentato: “Il Cin rappresenta una soluzione semplificata e più fruibile per gli host rispetto alle normative locali frammentate, e consentirà alle autorità di avere maggiore trasparenza sulle dimensioni dell’ospitalità in casa nelle diverse aree geografiche. Siamo lieti di continuare a collaborare con il Ministero del Turismo in questa fase di transizione dai codici regionali al codice identificativo nazionale, con l’obiettivo comune di un’implementazione agevole a beneficio degli host, delle città e del Paese.”
La grande maggioranza degli host italiani sulla piattaforma è composta da famiglie comuni che utilizzano Airbnb per generare un reddito supplementare, con un guadagno medio annuo di circa 4.000 euro nel 2023. Due terzi (67%) degli host affermano che ospitare su Airbnb li aiuta a sostenere il crescente costo della vita e tre quarti (76%) dichiarano che la locazione non è la loro occupazione principale. All'inizio di quest'anno, Airbnb ha introdotto nuovi strumenti per gli host che consentono di trattenere le tasse automaticamente da Airbnb e versarle direttamente all'Agenzia delle Entrate. Airbnb collabora inoltre con diverse città per la tassa di soggiorno e con le regioni che desiderano incentivare il turismo per aiutare a distribuire più equamente i benefici dei viaggi in tutto il Paese.
- 14:19 - Re Carlo compie 76 anni, compleanno al lavoro per il sovrano
Londra, 14 nov. (Adnkronos(Dpa) - Carlo III compie oggi 76 anni e festeggerà il suo compleanno con una visita a un festival del cibo in eccedenza a Londra. Una giornata di lavoro, dunque, quasi come le altre, per il sovrano, che aprirà i primi due Coronation Food Hub nel primo anniversario del lancio del suo Coronation Food Project, progettato per colmare il divario tra il bisogno e lo spreco alimentare nel Regno Unito nel contesto della crisi del costo della vita.
Carlo si dirigerà a Deptford, nel sud di Londra, per svelare formalmente il primo hub, visitare il centro con il sindaco di Londra Sadiq Khan e partecipare al festival del cibo in eccedenza organizzato per celebrare la visita reale, prima di aprire virtualmente un altro hub nel Merseyside. All'evento non sarà presente la regina Camilla, ancora convalescente da una brutta infezione al petto.
Colpi d'artiglieria saranno sparati a Green Park dalla Royal Horse Artillery della King's Troop e alla Torre di Londra dalla Honourable Artillery Company come parte delle tradizionali celebrazioni militari per il compleanno del sovrano, e le campane verranno suonate nell'Abbazia di Westminster. Carlo, come la sua defunta madre Elisabetta II, festeggia due compleanni, quello della nascita, il 14 novembre, e quello ufficiale, che cade il secondo sabato di giugno. Dal 1748, il compleanno ufficiale del monarca è stato segnato dalla parata nota come 'Trooping the Colour'.