È successo a Sulmona (L'Aquila). I genitori tardano a saldare due rate della mensa e il piccolo un giorno viene lasciato senza pasto
Un episodio increscioso è avvenuto in una scuola materna di Sulmona (L'Aquila): un bimbo di soli 4 anni sarebbe rimasto senza cibo perché i suoi genitori non avevano pagato in tempo il ticket della mensa. Il piccolo, stando a quanto riferito, avrebbe potuto mangiare soltanto grazie alla solidarietà degli altri compagni.
"Scena imbarazzante e umiliante"
L'episodio, come abbiamo detto, si è verificato ieri (lunedì 11 novembre) in una scuola d'infanzia gestita dal Comune di Sulmona, la scuola materna Di Nello. A quanto pare i genitori del bambino non avevano pagato il ticket realtivo agli ultimi due pasti forniti dalla mensa, per un totale di 8,97 euro. Quanto il piccolo ha raggiunto i locali della mensa insieme ai compagni, non avrebbe ricevuto il pranzo.
"Mi hanno chiamato dalla scuola dicendomi di andare a riprendere mio figlio perché per lui non c'era da mangiare. È stata una scena imbarazzante e umiliante, altamente diseducativa e lo dico da insegnante", ha dichiarato al portale online Il Germe il padre dell'alunno. "Ci hanno lasciati tre settimane senza refezione scolastica, costretti ad andare a riprendere i nostri figli a scuola anticipatamente perché a quell'età non potevano neanche portare il cibo da casa. Da noi pretendono la massima puntualità, loro, invece, possono fare il ritardo che vogliono impunemente", ha ricordato.
Sembra infatti che i genitori avessero semplicemente dimenticato di pagare il ticket, e nessuno - a loro dire - li avrebbe avvisati de loro piccolo debito. Il bambino si sarebbe visto negare un piatto di gnocchetti al sugo, e sarebbe riuscito a mangiare solo grazie alla solidarietà dei compagni. Ciascun alunno, infatti, avrebbe "donato" una piccola parte del proprio pasto. Chiaramente un episodio del genere ha scatenato una grande polemica.
La replica del sindaco di Sulmona
Il portale online Onda Tv ha invece riportato la posizione di Gianfranco Di Piero, sindaco di Sulmona. "Escludo in maniera categorica che il minore sia stato lasciato senza cibo. Se è mancato il secondo si può sicuramente parlare di disguido. Mai è stato negato il cibo per morosità anche quando i debiti accumulati erano più consistenti. A differenza degli anni passati - ha precisato il primo cittadino - le famiglie vengono ora avvisate tramite messaggio allert dalla piattaforma onde evitare di accumulare debiti. Messaggio che il padre del minore ha ricevuto in data 8 novembre".