La Ferrari ha chiuso il terzo trimestre con ricavi netti pari a 1,6 miliardi di euro, in crescita del 6,5% rispetto all'anno precedente. Le consegne totali sono 3.383, il 2% in meno. L'ebit adjusted è pari a 467 milioni, in crescita del 10,3% rispetto all'anno precedente, con un margine dell'ebit adjusted pari al 28,4%. L'utile netto adjusted è di 375 milioni (+13%) e l'utile diluito per azione adjusted è pari a 2,08 euro. L'ebitda adjusted è di 638 milioni, in aumento del 7,1% rispetto all'anno precedente, con un margine dell'ebitda adjusted pari al 38,8%. La generazione di free cash flow industriale è pari a 364 milioni.
L'indebitamento industriale netto al 30 settembre, pari a 246 milioni rispetto ai 441 milioni al 30 giugno 2024, riflette anche il riacquisto di azioni proprie per Euro 147 milioni. Al 30 settembre 2024 la liquidità complessiva disponibile era pari a 2.079 milioni (1.882 milioni al 30 giugno 2024), incluse linee di credito committed e inutilizzate per Euro 550 milioni. Per quanto riguarda le consegne la regione Emea ha registrato un aumento di 28 unità, le Americhe hanno riportato una diminuzione di 26 unità, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno registrato una diminuzione di 114 unità e la regione Resto dell'APAC(4) ha riportato un aumento di 36 unità.
Le consegne nel trimestre sono state trainate dalla Ferrari Purosangue, dalla Roma Spider e dalla 296 Gts. Le consegne della SF90 XX Stradale sono aumentate, mentre sono iniziate le prime consegne della SF90 XX Spider. Le consegne della 812 Competizione A, vicina alla fine del ciclo di vita, sono diminuite, mentre la 812 Competizione e la Roma sono giunte a fine produzione. Le allocazioni della Daytona SP3 sono aumentate rispetto all'anno precedente, in linea con i piani. Nella gamma prodotti del trimestre sono compresi otto modelli con motore a combustione interna (Ice) e cinque modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente il 45% e il 55% delle consegne totali.