Gerry Scotti scoppia in lacrime a Verissimo: “Mi innamorai della scala mobile della Rinascente”

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Domenica 27 ottobre 2024, Gerry Scotti è tornato sul piccolo schermo come ospite a Verissimo, programma di Canale 5 condotto da Silvia Toffanin, per presentare il suo nuovo libro Quella volta. Con il sorriso e un po’ di emozione, Gerry ha ammesso: “Da quando la Toffanin lancia i libri, vengo qui per superstizione: voi siete il mio quadrifoglio”. Il suo libro, ha spiegato, è un viaggio nella nostalgia e nel potere dei ricordi, che rappresentano, secondo il conduttore, “una cosa sana, qualcosa da cui non farsi attanagliare”.

Quindi, dopo aver visto un video dedicato ai suoi genitori, il conduttore ha condiviso un ritratto intimo e commovente della loro vita, caratterizzata da sacrifici e semplicità: “Uscivano dalla povertà, dalle privazioni, erano solo contenti di essere liberi e belli, bastava avere un amore e un progetto per costruirsi qualcosa. Lì è nata l’Italia del boom economico”. E con gli occhi lucidi, Gerry ha rievocato uno dei suoi ricordi più cari: il primo Natale trascorso con sua madre alla Rinascente, dove anziché soffermarsi su un regalo, lui rimase incantato dalla scala mobile: “Ricordo che mia mamma il primo Natale mi ha portato alla Rinascente per vedere che regalo mi piaceva, io mi innamorai della scala mobile. Ancora oggi vedo la finestra di mia mamma ed è bello poterlo raccontare”, ha confessato con un sorriso malinconico.

Durante l’intervista, Gerry ha anche ricordato i primi battiti del suo cuore da bambino, quando si innamorò, all’età di 7 anni, di una donna molto più grande di lui: “Non dico come è andata a finire, oggi avrà oltre 100 anni”, ha raccontato scherzando. Poi ha aggiunto: “Mi sono innamorato per la prima volta alle medie, anche se non siamo riusciti a darci neanche un bacio”.

Non poteva mancare poi un accenno ai suoi inizi di carriera. Gerry ha raccontato come una telefonata di Claudio Cecchetto gli abbia cambiato il destino, interrompendo i suoi piani di trasferirsi negli Stati Uniti: “Mi chiama Cecchetto e mi dice di andarlo a trovare. Andai solo per cortesia, avevo già deciso di andare negli USA e fare altro”, ha ammesso. Poco dopo, sarebbe nata Radio Deejay, una pietra miliare della radiofonia italiana. E il resto è storia.

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