«Il mio cane è diventato cieco, cosa posso fare? Raccontatemi la vostra esperienza». È l'appello che la ballerina professionista Giulia Pauselli ha rivolto ai suoi follower. Con una storia su Instagram, Pauselli ha spiegato che il suo amato Bouledogue francese di nome Giotto sta perdendo la vista e per questo si sente disorientata e preoccupata.
L'appello di Giulia Pauselli per il suo Bouledogue francese Giotto
Il cane è entrato nella vita della ballerina di Amici nel 2019, fu lei stessa ad annunciarlo agli utenti con un post sui social: «All’improvviso sei arrivato tu… Giotto Mio. Giotto perché sei figlio d’arte ed hai portato colore in un momento molto buio. Mio é il secondo nome perché sei speciale e uno non bastava».
Da quel giorno Giotto ha vissuto sempre con Giulia e il suo compagno, il coreografo Marcello Sacchetta, sia nella quotidianità che nei momenti più importanti, come la nascita nel 2022 del primo figlio della coppia, il piccolo Romeo Maria.
Giotto però non è l'unico Bouledogue in famiglia, a fargli compagnia qualche tempo dopo è arrivata anche la femmina Marlù.
Ora però Giulia deve affrontare un problema inaspettato. Nelle storie sul suo profilo si è mostrata decisamente preoccupata: «Avete usato i collari specifici per cani? Sono una soluzione valida? Fatemi sapere», ha chiesto ai 400 mila utenti che la seguono su Instagram.
Le esperienze sui social non possono sostituire il parere del veterinario, tuttavia possono costituire un supporto emotivo per chi si trova davanti a una situazione inedita e spaventosa come questa. La condivisione delle esperienze e la creazione di una rete di supporto molto più ampia di quanto permettano le distanze geografiche sono infatti uno dei punti di forza di queste piattaforme.
Perché i Bouledogue francesi hanno una salute più fragile
Purtroppo proprio girando in Rete è facile imbattersi in post di esperti che sconsigliano di continuare ad alimentare il mercato di cani come i Bouledogue francesi. Anche se la cecità non è tra le patologie tipiche della razza, questi cani hanno una salute più cagionevole a causa della fortissima selezione umana alla quale sono stati sottoposti nei secoli che li ha portati ad avere il tipico muso corto e schiacciato.
Questo aspetto dai tratti dolci è molto apprezzato dalla maggior parte delle persone, ma è legato alla sindrome brachicefala, una condizione che comporta seri problemi respiratori e genetici che possono pregiudicarne la qualità della vita.