Guerra Ucraina - Russia, le news di oggi: riaperta ambasciata Usa a Kiev. Si teme vendetta di Mosca

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L'ambasciata americana a Kiev ha riaperto dopo la chiusura dovuta al timore di un potente attacco aereo su Kiev. Gli Stati Uniti sono stati criticati dalle organizzazioni umanitarie per aver deciso di fornire mine antiuomo all'Ucraina, mentre la guerra nell'Europa orientale infuria.

11:01

Mosca: abbattuti due missili da crociera Storm Shadow di fabbricazione britannica e sei proiettili Himars Usa

La difesa aerea russa ha abbattuto due missili da crociera Storm Shadow di fabbricazione britannica nelle ultime 24 ore: lo afferma in una nota il Ministero della Difesa russo. "La difesa aerea ha abbattuto due missili da crociera Storm Shadow di fabbricazione britannica, sei proiettili HIMARS di fabbricazione statunitense e 67 droni ad ala fissa", si legge. "Aerei tattici, droni d'attacco, forze missilistiche e artiglieria dei gruppi di forze russe hanno colpito concentrazioni di truppe ucraine e hardware militare in 142 aree", spiega ancora il ministero, secondo il quale "in totale, dall'inizio dell'operazione militare speciale sono stati distrutti 648 aerei, 283 elicotteri, 36.467 droni, 586 sistemi missilistici di difesa aerea, 19.420 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento, 1.490 lanciarazzi multipli, 18.318 sistemi di artiglieria e mortai e 28.573 veicoli militari speciali".

10:58

Kiev, Mosca ha lanciato missile balistico. No comment Cremlino

Il Cremlino ha rifiutato di commentare le accuse ucraine secondo cui Mosca avrebbe lanciato per la prima volta un missile balistico intercontinentale contro l'Ucraina. Alla domanda se Mosca abbia lanciato il missile, progettato per trasportare sia testate convenzionali che nucleari e per colpire obiettivi a migliaia di chilometri di distanza, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha detto di non avere "nulla da dire su questo argomento".

10:18

Peskov: un nuova escalation è in corso in Ucraina

Una nuova escalation è in corso nel conflitto in Ucraina, con l'amministrazione uscente americana di Joe Biden che "continua a gettare benzina sul fuoco". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

09:47

Zakharova: il Pentagono si sta affrettando a inviare armi all’Ucraina prima dell’insediamento di Trump

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha accusato Washington di voler fare in modo "che le operazioni militari continuino non solo quest'anno, ma anche il prossimo", e il Pentagono di "essersi affrettato a cercare di trasferire ciò che rimane degli aiuti militari al regime di Kiev prima dell'insediamento del presidente" Trump. Il volume di questi aiuti aumenta ogni giorno, ha proseguito sostenendo poi che "questi fatti confermano ancora una volta la rilevanza dell'operazione militare speciale - il nome ufficiale dato da Mosca all'invasione dell'Ucraina - per denazificare e smilitarizzare l'Ucraina ed eliminare le minacce che provengono dal suo territorio".

09:00

Merkel cercò di frenare sul rapido ingresso dell’Ucraina nella Nato

Angela Merkel cercò di frenare la spinta di Kiev in direzione di una rapida adesione dell'Ucraina alla Nato durante il suo mandato da cancelliera, nel timore di potenziali rappresaglie militari russe. Questo quanto emerge da un estratto delle sue memorie "Libertà. Memorie 1954 - 2021" in uscita martedì prossimo e di cui Die Zeit anticipa alcuni estratti. Nel libro l'ex leader della Cdu riflette sul vertice della Nato che si tenne nel 2008 a Bucarest, in Romania, dove si discusse proprio dei casi Ucraina e Georgia. L'ex cancelliera riconosce la forte spinta dei paesi dell'Europa centrale ed orientale, che puntavano ad un'adesione nei tempi più brevi possibili ma spiega di aver ritenuto che l'ingresso di nuovi membri dovesse giovare non solo agli interessi di sicurezza di quei paesi ma anche a quelli della Nato nel suo insieme. E sottolinea i propri particolari timori riguardanti i legami tra l'Ucraina e la Russia, con la presenza della flotta russa del Mar Nero in Crimea, la penisola poi annessa unilateralmente nel 2014. Nessun candidato all'adesione alla Nato si era mai trovato in una situazione analoga, spiega sottolineando che la complessa situazione militare avrebbe potuto comportare rischi per l'alleanza. All'epoca inoltre solo una minoranza della popolazione ucraina sosteneva l'adesione alla Nato, prosegue. Il compromesso raggiunto alla fine non fu privo di conseguenze, riflette la cancelliera, secondo l'estratto. L'impossibilità di offrire all'Ucraina e alla Georgia un chiaro piano d'azione per l'adesione rappresentò una battuta d'arresto per le loro aspirazioni, mentre la promessa della NATO di un futuro ingresso di entrambi i Paesi fu una sfida diretta agli interessi russi, che Merkel vide come una provocazione al Presidente Vladimir Putin. Il libro sarà pubblicato in oltre 30 Paesi, ha annunciato l'editore. Merkel, primo cancelliere donna della Germania, è stata alla guida della più grande economia europea per 16 anni, dal 2005 al 2021.

08:35

Pechino nomina ambasciatore a Kiev l’ex vice capo del Dipartimento armi

Il nuovo ambasciatore cinese in Ucraina, Ma Shengkun, ex vice direttore del Dipartimento per il controllo delle armi del ministero degli Esteri, è arrivato a Kiev per assumere l'incarico con l'obiettivo di "approfondire le relazioni" tra i due paesi. "La fiducia politica reciproca è andata crescendo dall'instaurazione delle relazioni diplomatiche", ha spiegato il nuovo diplomatico. "Siamo partner amichevoli e ho piena fiducia nelle prospettive di approfondire le relazioni", ha aggiunto.

00:12

Riapre l'ambasciata Usa a Kiev: “Restiamo vigili”

L'ambasciata americana a Kiev ha riaperto dopo la chiusura dovuta al timore di un potente attacco aereo sulla capitale ucraina. "Abbiamo ripreso i servizi dopo una sospensione temporanea questa mattina", si legge sull'account X della sede diplomatica. "Continuiamo a incoraggiare i cittadini statunitensi a rimanere vigili, monitorare le fonti ufficiali ucraine per gli aggiornamenti ed essere pronti a rifugiarsi sul posto nel caso un allarme per un attacco aereo".

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