Anche le vecchie schede telefoniche rientrano nel mondo del collezionismo. Per avere certi pezzi c'è chi è disposto a spendere piccole fortune
La passione per il collezionismo può essere estesa veramente a tutto, anche alle vecchie schede telefoniche. A quanto pare ci sono persone disposte a spendere delle piccole fortune per impossessarsi di un ambito pezzo vintage. In questo caso stiamo parlando delle schede tefoniche un tempo impiegate per telefonare dalle cabine Sip presenti in strada. Cabine che adesso capita ancora di trovare, ma che non vengono più utilizzate. Ad essere ancora molto ricercate, invece, sono appunto le schede, specialmente alcuni esemplari.
Nel 1975 la Sip, società ex Telecom che gestiva le cabine, mise in giro le schede prepagate, e fu un primato assoluto. In questo modo si abbandonarono, pian piano, i gettoni, anche se in molti rimasero dubbiosi nei confronti delle carte, a causa della loro facile deperibilità. Negli anni '90, tuttavia, le carte telefoniche ebbero una vera e propria impennata, anche per l'interesse crescente dei collezionisti. Oggi, come abbiamo detto, le cabine non vengono più utilizzate, ma le schede sono ancora molto ricercate. Ci sono dei pezzi che hanno raggiunto un valore davvero incredibile.
Ma quanto possono valere queste schede vintage? Per prima cosa bisogna considerare lo stato in cui si trova il pezzo. La scheda deve essere tenuta alla perfezione e non deve mostrare segni di usura. Si procede poi alla classificazione. Le schede si dividono in carte ordinarie, ovvero con ampia tiratura e quindi non molto rare; carte pubblicitarie, a tiratura limitata, spesso realizzate per pubblicizzare aziende e società; carte speciali, messe in circolo per ricordare eventuali eventi; schede tematiche, che presentano particolari raffigurazioni; schede di impegno sociale, emesse per promuovere determinate tematiche.
A fare il prezzo, oltre alle condizioni della carta, e ovviamente la tiratura. Più è limitata, più il prezzo del pezzo sale. Fra i modelli di maggior valore abbiamo la scheda che rappresenta la Torre di Pisa: alcuni pezzi possono valere oltre 3mila euro. A seguire abbiamo le schede che celebrano i mondiali Italia '90, oppure le Olimpiadi di Atlanta (1996), o la nascita del cinema italiano.
Sono pezzi rari quelle schede prodotte fra il '77 e l'81. Si tratta di schede Sida, che hanno preceduto le carte Sip. Abbiamo anche la carte Urmet, bianche e rosse, risalenti agli anni '80.
Altre schede di valore sono anche le carte di Intel, Lufthansa e Alitalia.
Telecom ha incoraggiato il collezionismo delle schede, almeno fino al 2009. Poi il progetto è andato scemando. Adesso i collezionisti devono muoversi sul Web, o fra le bancarelle dei mercatini.