12 Dicembre 2024 16:47
Il coordinatore della Mercedes, Stephen Lord, ha raccontato cosa ha fatto Lewis Hamilton in occasione dell’ultimo Gran Premio a Monza: a fine weekend, prima di andarsene, il pluricampione del mondo è tornato sul motorhome del team tedesco e ha lasciato sul muro un messaggio bellissimo per il suo successore Kimi Hamilton.
Il passaggio del testimone in Mercedes tra Lewis Hamilton e il suo giovanissimo successore Kimi Antonelli ha avuto un momento altamente emotivo e pieno di significati in occasione del Gran Premio d'Italia a Monza: era l'ultimo appuntamento europeo del calendario di Formula 1, che da lì (era lo scorso 1 settembre) si è spostato per disputare le 8 corse che hanno chiuso il Mondiale tra Asia e Americhe. È stato in quel frangente che il 39enne inglese pluricampione del mondo – che dall'anno prossimo guiderà la Ferrari assieme a Leclerc – ha realizzato che non avrebbe più rivisto il motorhome standard della Mercedes, che nei GP extraeuropei viene smontato e rimontato per motivi logistici. Allora Hamilton ci è tornato, per respirarlo un'ultima volta, e ha lasciato anche un bellissimo messaggio per il 18enne Antonelli, che dal 2025 affiancherà George Russell e sul quale le aspettative sono altissime.
Lewis Hamilton abbraccia Kimi Antonelli: l'eredotà in Mercedes è pesante
Durante i weekend di gara europei, la Mercedes utilizza lo stesso motorhome dotato di una stanza per il pilota, che gli offre un'area riservata. Intervenuto al podcast ‘Beyond The Grid', il coordinatore della squadra tedesca, Stephen Lord, ha rivelato che Hamilton si è emozionato parecchio quando a Monza ha capito che sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe utilizzato quella sala. "È un'intuizione davvero interessante su Lewis che forse la gente non vede – ha raccontato Lord – Lewis aveva finito di fare la riunione di ingegneria. Penso che gli ingegneri se ne fossero andati, quindi Lewis era di sopra nella stanza da solo. Sono saltato su, ho preso un paio di pezzi, sono tornato giù per le scale e Lewis è sceso dalle scale, pronto per andarsene e tornare a casa".
Hamilton risale sul motorhome Mercedes: "Non riesco ad andarmene"
"È arrivato in fondo alle scale, si è fermato, poi si è voltato ed è tornato di sopra. Ho pensato: ‘Oh, ha dimenticato qualcosa' – ha continuato il coordinatore Mercedes – È tornato circa 10 minuti dopo e ha afferrato un ragazzo che lavora per la squadra, Carlos, che è il nostro responsabile della logistica del team di gara. Si vedeva che Lewis era molto emozionato, ha preso Carlos e gli ha detto: ‘Mi è appena venuto in mente che non vedrò mai più quella stanza. Sono davvero emozionato. Non riesco ad andarmene. Mi sento un po' triste ad andarmene da quella stanza perché ci sono stato per così tanti anni e non la rivedrò mai più'. Era davvero molto commosso dal fatto di lasciarsela alle spalle".
Kimi Antonelli guarda la sua Mercedes durante i test sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi
Lewis lascia un messaggio scritto a mano per Kimi Antonelli: "Se ti prendi cura di loro, loro si prenderanno cura di te"
Ma in quei 10 minuti in cui è risalito su, Hamilton non solo ha raccolto le sue emozioni per conservarle nella memoria – era in Mercedes dal 2013, un periodo in cui assieme al team tedesco ha vinto 6 Mondiali piloti e 8 titoli costruttori – ma ha anche avuto un pensiero meraviglioso per quel Kimi Antonelli che sarà chiamato a raccogliere la sua pesantissima eredità, per investitura diretta del suo mentore Toto Wolff. Lord ha rivelato che Lewis aveva lasciato un messaggio scritto di suo pugno per il 18enne di Bologna: "Sono tornato nella stanza per mettere in valigia gli ultimi pezzi dell'equipaggiamento da pilota di Lewis e prendere i caschi e tutto il resto – ha raccontato – Sono entrato e sul muro c'era un biglietto piuttosto lungo, scritto a mano, ed era un messaggio per Kimi. Fondamentalmente gli dava il benvenuto nella sua nuova stanza".
"Gli augurava buona fortuna – ha svelato il coordinatore Mercedes – dicendo cose molto carine sulla squadra: se ti prendi cura di loro, loro si prenderanno cura di te, perché sono una grande squadra. E ho pensato: ‘Wow, che bella cosa da fare'. Così sono andato a prendere Carlos e gliel'ho mostrato, e lui ha detto: ‘Wow, è incredibile'. Lo abbiamo incorniciato, quindi rimarrà lì per sempre. Carlos poi se n'è andato, ho pensato: ‘Vado in bagno e mi assicuro che tutto sia stato riposto e che abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno'. Così sono entrato in bagno e accanto al water, sopra il portarotolo, c'era scritto ‘Lewis è stato qui' con una grande faccia sorridente". Un'annotazione superflua, visto che sarebbe difficile dimenticare qualcuno che in Mercedes – oltre ai Mondiali di cui sopra – ha vinto 84 gare e ottenuto 153 podi.