Inchiesta dati rubati, così fu chiesto un dossier anche su Ignazio La Russa e sul figlio Geronimo

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Giustizia & Impunità

Inchiesta dati rubati, così fu chiesto un dossier anche su Ignazio La Russa e sul figlio Geronimo

| 27 Ottobre 2024

Non solo Letizia Moratti. C’era anche il presidente del Senato Ignazio La Russa tra gli obiettivi politici delle operazioni di spionaggio della banda dei dossier che secondo la Procura di Milano era guidata dall’ex superpoliziotto Carmine Gallo e dal presidente di Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali. E’ il 19 maggio 2023 – quando La Russa già ricopre la seconda carica dello Stato – che Pazzali negli uffici della sua società di investigazioni, chiede ai suoi di fargli un report sull’alto dirigente di Fratelli d’Italia. Nelle intercettazioni lo scambio parte con la richiesta con nome e cognome (“Ignazio La Russa!”). Nunzio Samuele Calamucci, l’informatico ideatore della piattaforma Beyond che elaborava i dati per i pm scaricati illegalmente dalle banche dati della polizia, risponde: “Del 53”. E Pazzali: “No, ha settantacinque anni lui ha… Vai giù… Giù, giù … Questo… Diciotto luglio… Esatto, abita in…”. Qui l’intercettazione si fa incomprensibile, ad ogni modo il presidente del Senato è nato effettivamente il 18 luglio (del 1947).

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