“Informazioni segrete rubate da banche dati”: sei arresti a Milano. “Furti su commissione, tra gli obiettivi anche esponenti politici”

Sei persone sono state arrestate dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, su ordine del gip di Milano, con l’accusa di aver “esfiltrato” dati e informazioni “sensibili e segrete” conservati nelle banche dati strategiche nazionali Sdi (in uso alle forze dell’ordine), Serpico (dati e operazioni finanziarie), Inps e altre, per ricavarne “profitto economico e di altra natura”. Le misure cautelari sono state disposte nell’ambito di un’inchiesta condotta dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Milano Francesco De Tommasi e Gianluca Prisco, coordinati dall’aggiunta Alessandra Dolci e dal procuratore capo Marcello Viola. Tra le accuse anche quella di associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistemi informatici.

A quanto riferisce Repubblica, tra gli arrestati ci sono hacker ed ex appartenenti alle forze di polizia: il furto dei dati avveniva anche su commissione e tra gli obiettivi c’erano anche esponenti politici. Il tema degli accessi illeciti alle banche dati – deflagrato a marzo con l’inchiesta sui dossieraggi a carico del finanziere Pasquale Striano e del pm Antonio Laudati – è stato al centro di una riunione tenuta appena giovedì pomeriggio a palazzo Chigi, coordinata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano (autorità delegata per i servizi segreti) a cui hanno preso parte i vertici delle forze di Polizia, dell’intelligence, dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e del comparto della Difesa. Il tavolo si riunirà di nuovo a novembre per chiudere l’assetto delle nuove regole con linee guida vincolanti.