Le nozze Ita-Lufthansa vanno ai tempi supplementari. Il via libera slitta perché i tedeschi hanno chiesto uno sconto sul prezzo della compagnia. L'operazione non è a rischio ma è forte l'irritazione del Tesoro che dava per scontato il via libera dopo una fase negoziale durata quasi un anno. La lunga diatriba sui rimedi per consegnare alle compagnie concorrenti gli slot e garantire la concorrenza sulle rotte verso verso il Nord America e in Europa è all'origine dello slittamento. Sono in corso contatti tra le parti per sciogliere il nodo. Di certo il Mef non ha nessuna intenzione di rivedere la propria posizione.
Ita-Lufthansa, la trattativa
Sono in corso colloqui in questi minuti tra Roma e Francoforte per trovare un compromesso. Ma sia Lufthansa che Ita escludono, almeno in via non ufficiale, che il matrimonio possa naufragare. Trattandosi di Ita, nata dalle ceneri di Alitalia, non è però possibile escludere altri colpi di scena come già accaduto in passato. I tedeschi, in particolare, chiedono uno sconto perché vogliono adeguare il prezzo al valore della compagnia tricolore che nella stagione invernale, la meno redditizia per i vettori aerei, fattura di meno. Il Tesoro invece tiene duro ed è convinto che i patti siglati vadano rispettati. C'è da dire che la richiesta di revisione del prezzo, voluta dai tedeschi, è anche legato ai ritardi di Bruxelles che ha fatto slittare le nozze previste per questa estate a fine anno. Se Bruxelles avesse dato l'ok a luglio, come immaginato dalle due compagnie, non sarebbe sorto questo problema.
Lufthansa: noi abbiamo firmato piano su Ita entro scadenza
«Lufthansa aderisce all'accordo del 2023 con il ministero dell'Economia e delle Finanze italiano per acquisire una quota del 41% in Ita Airways» e «ha firmato il pacchetto di misure correttive necessarie entro la scadenza concordata». Lo fa sapere all'Ansa Lufthansa dopo il blocco nella notte del piano finale da inviare all'Ue per l'ok alle nozze.
Bruxelles
Il pacchetto con il piano finale dell'alleanza Ita-Lufthansa, a quanto si apprende da fonti europee, non è stato consegnato a Bruxelles come invece era previsto per ottenere l'ultimo via libera Ue. La causa, confermano le stesse fonti, è lo stop all'accordo arrivato nella notte. I documenti, viene spiegato, erano firmati da entrambe le compagnie (italiana e tedesca) e dai vettori rivali - easyJet, Air France e Iag - che fanno parte dell'intesa sugli slot, mentre a mancare sarebbe stata l'ultima firma da parte del Mef.