Cronaca Nera
di F. Q. | 27 Ottobre 2024
Era la notte tra il 25 e il 26 ottobre quando la 18enne Sara Centelleghe è stata trovata senza vita nell’appartamento dove viveva con la madre. A confessare l’omicidio è stato Jashan Deep Badhan, un 19enne elettricista di origini indiane, vicino di casa della vittima. Il giovane, soprannominato sui social “Deep le rue”, è stato interrogato, arrestato e condotto in carcere a Bergamo. “È provato”, ha dichiarato il suo legale, Fausto Micheli, all’Adnkronos, confermando la confessione. Nei prossimi giorni si terrà l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip.
La dinamica del delitto è ancora al vaglio degli inquirenti: Sara, che avrebbe compiuto 19 anni il prossimo 9 novembre, è stata trovata morta in una pozza di sangue, con ferite da taglio sul corpo. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, la giovane era in compagnia di un’amica nel suo appartamento di via Nazionale a Costa Volpino: intorno all’una di notte la ragazza che era con lei è scesa per comprare una bibita al distributore automatico sotto casa. Al suo ritorno, la scoperta agghiacciante: Sara giaceva in una pozza di sangue, con ferite da taglio sul viso e sul torace. “L’ho trovata insanguinata con varie lacerazioni”, ha raccontato Andrea Gollinucci, un vicino di casa che è accorso dopo aver sentito le urla dell’amica di Sara. “Ho visto delle impronte di scarpe sulle scale e ho pensato ci fosse qualcuno di sconosciuto in fuga”.
Le indagini dei Carabinieri si sono concentrate subito su Badhan, che viveva nello stesso complesso residenziale. Tracce di sangue, raccolte nell’appartamento del giovane, hanno portato al suo fermo. Durante l’interrogatorio, Badhan ha confessato l’omicidio, ma il movente resta ancora un mistero: “Il ragazzo non ha mai dato segni di squilibrio”, hanno raccontato due abitanti di Costa Volpino all’Adnkronos, descrivendo Badhan come un giovane tranquillo e ben integrato nella comunità. La sera del delitto, però, secondo quanto ricostruito da Repubblica, Badhan era stato riaccompagnato a casa dagli amici perché “molto alterato, ‘allucinato’, probabilmente sotto l’effetto di stupefacenti”. “Volete salire con me? Non voglio stare da solo”, avrebbe detto agli amici, che lo hanno lasciato al portone di casa. Da lì, il giovane si sarebbe poi diretto verso l’appartamento di Sara, commettendo l’omicidio a quanto risulta con un paio di forbici.
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