Dopo la sconfitta della Roma contro il Verona per 3-2 Ivan Juric torna nuovamente in bilico. L'esonero adesso diventa di nuovo possibile, la boccata d'ossigeno ricevuta mercoledì contro il Torino poteva essere un nuovo inizio. Invece, al Bentegodi i giallorossi sono ricaduti nel baratro.
Errori individuali, disattenzioni e sviste arbitrali sono state fatali per la Roma che adesso è ferma a 13 punti in Serie A, undicesima in classifica e a cinque punti dalla zona retrocessione. Il presidente Dan Friedkin adesso è chiamato a prendere una decisione, due le strade: continuare a dare fiducia al tecnico croato aspettando che arrivino i risultati, o tentare una nuova rivoluzione. La prima via era quella che avrebbe voluto percorrere se i risultati avessero rimesso i giallorossi nei binari giusti. Adesso, però, potrebbe decidere di cambiare di nuovo tutto, esonerare Juric e affidarsi a un altro tecnico.
I possibili sostituti
La prima rivoluzione è avvenuta dopo quattro giornate quando è stato esonerato De Rossi.
Al suo posto è arrivato Juric che, però, da quando guida la Roma ha ottenuto solamente 10 punti in sette partite di Serie A e solamente quattro in tre gare di Europa League. Ad oggi il ritorno di De Rossi è escluso, la proprietà statunitense potrebbe virare su altro ingaggiando così il quarto allenatore da inizio anno. Una crisi profonda, che solo la proprietà può scongiurare.
Il nome più caldo è quello di Roberto Mancini, che ha appena concluso la sua avventura da ct dell'Arabia Saudita. Sullo sfondo anche il possibile ritorno di Claudio Ranieri. Stuzzica anche l'ex allenatore del Borussia Dortmund Edin Terzic.