La Corea del Nord ratifica il trattato di partenariato con la Russia: “Immediata assistenza militare”

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Nell'accordo è previsto che in caso di minaccia i due Paesi si impegnino reciprocamente con tutte le forze a disposizione a sostenere l'altra parte

 “Immediata assistenza militare”

È stato ratificato nelle scorse ore il partenariato tra Corea del Nord e Russia, che prevede un aiuto militare reciproco in caso di minacce. La Corea del Nord ha ratificato il "trattato di partenariato strategico" circa una settimana dopo la Russia. L'incontro, con firma, tra Vladimir Putin e Kim Jong Un si è svolto lo scorso giugno, quando sono stati definiti tutti i dettagli, ma solo nel momento in cui i due Paesi si scambieranno i documenti di ratifica il trattato sarà ufficialmente in vigore. La "Korean Central News Agency" ("Kcna"), agenzia di stampa della Corea del Nord, ha spiegato che quest'ultimo Paese ha ratificato il trattato attraverso un decreto firmato lunedì dal presidente degli affari di Stato, che altri non è che Kim Jong Un.

L'Assemblea popolare suprema, parlamento nordcoreano perlopiù relegato proprio a funzioni di ratifica, ha il diritto di ratificare i trattati. Tuttavia, il leader supremo della Corea del Nord ha il diritto di ratificare unilateralmente quelli più importanti, secondo il ministero dell'Unificazione della Corea del Sud. Questo può essere definito un trattato storico per la Corea del Nord e la Russia, perché impegna ciascuno dei due Paesi a utilizzare tutte le risorse a propria disposizione per fornire immediata assistenza militare se uno dei due viene attaccato. Inoltre, prevede che i due Paesi cooperino attivamente per stabilire un "giusto e multipolare nuovo ordine mondiale" e rafforzino la cooperazione in vari settori, tra cui l'energia atomica pacifica, lo spazio, l'approvvigionamento alimentare, il commercio e l'economia.

Secondo alcuni operatori internazionali, questo trattato prelude all'invio di nuove truppe in Ucraina da parte della Corea del Nord. Già da qualche settimana i soldati di Kim Jong Un si trovano nel Paese europeo per combattere la guerra di Putin. Secondo le autorità statunitensi e ucraine, circa 11mila militari nordcoreani sono già stati schierati nella regione di Kursk, ma non è chiaro se siano effettivamente già impegnate in combattimento, come sostenuto nei giorni scorsi da media statunitensi e ucraini, e persino dal presidente Volodymyr Zelensky. Oleksandr Syrskyi, infatti, ha riferito che "e "le forze nordcoreane si preparano a prendere parte alle operazioni di combattimento a fianco delle truppe russe".

Secondo il New York Times, l'esercito di Putin in quella regione disporrebbe in tutto di circa 50mila uomini per condurre l'assalto all'esercito ucraino al fine di riprendere il controllo della zona occupata, che potrebbe avvenire già nei prossimi giorni.

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