Tanti i votanti per la prima volta che vogliono fare la loro parte in queste elezioni che si giocano all'ultima preferenza
Sono i novellini delle elezioni. Sono i votanti della prima volta alle presidenziali Usa 2024 e si sono fatti notare durante il discorso di chiusura di Kamala Harris all’Ellipse di Washington, il parco a sud della Casa Bianca, dove hanno sfoderato con orgoglio il cartello “first time voter”. Il loro è un modo di sottolineare che vogliono far sentire la propria voce, per la prima volta, ed è un modo di incoraggiare altri a fare lo stesso il 5 novembre. Ogni voto può essere decisivo in una elezione che si potrebbe giocare sul filo. Ogni voto conta. C’è ancora tempo per registrarsi, gli stati hanno scadenze diverse. Lo zampino ce lo ha messo anche l’icona della musica pop americana, Taylor Swift, che con un link su Instagram a vote.gov, dopo il dibattito televisivo fra Kamala Harris e Donald Trump, ha portato in poche ore oltre 400mila americani al sito che permette di trasformarti da cittadino ad elettore.
Nel 2020 si registrò un record del 66,7% degli aventi diritto che si recarono alle urne e di questi circa il 13% votò per la prima volta, contro il 10% del 2016. Non solo giovani, ma anche tanti giovani, oltre ad americani che hanno appena ottenuto la cittadinanza ed ex criminali che hanno riacquisito il diritto di voto. I diciottenni di oggi erano dei teenager quando Trump contestò l’esito delle presidenziali in cui fu sconfitto da Biden e ora hanno la possibilità di dire la loro sull’ex presidente repubblicano. Impossibile prevedere come si esprimeranno. Ma alcune tendenze già si rilevano.
Recenti sondaggi, tra cui l’Harvard Youth Poll e un recente rapporto dell’organizzazione Gallup, spiegano che anche fra i più giovani ci sono forti differenze di genere. Le donne tra i 18 e i 29 anni sono diventate sempre più liberal, mentre un numero crescente di giovani maschi si è dissociato dal partito democratico. Secondo le rilevazioni di Harvard, uomini e donne sotto i 30 anni hanno entrambi maggiori probabilità di votare Harris, ma il sostegno femminile per la candidata democratica è al 70%, quello maschile al 53%.
Secondo Frank Gonzalez, scienziato politico dell’Università dell’Arizona, la ragione del fascino di Trump fra i giovani maschi è intuitiva: preferiscono forza e potere. Harris proverà a spuntarla giocando la carta del “soft power”.