Laura Frosecchi uccisa dal nipote a Firenze, l’ipotesi: “Lei l’aveva deriso il giorno prima”

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21 Ottobre 2024 21:11

Resta in carcere Mattia Scutti, il disoccupato, di 22 anni, arrestato il 17 ottobre per aver ucciso con una pistola calibro 8 la zia, Laura Frosecchi, 55 anni, all’interno del suo negozio a Chiesanuova (Firenze). Gli inquirenti stanno cercando di capire il movente.

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È stato convalidato l’arresto di Mattia Scutti, il 22enne accusato di aver ucciso la zia Laura Frosecchi. La donna, 55 anni, è stata freddata a colpi di pistola all’interno del suo negozio a Chiesanuova, Firenze. C'è il rischio che possa tornare a uccidere o compiere gesti autolesionistici.

Per questo il gip Gianluca Mancuso ha convalidato la misura cautelare e disposto la detenzione in carcere per il ragazzo, accusato di omicidio volontario, porto e detenzione abusiva di armi clandestine, parti di armi, armi da guerra e munizionamento. Nell'udienza di oggi, il giovane, difeso dall'avvocato Francesco Ceccherini, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Gli inquirenti stanno cercando di capire il movente che ha spinto Scutti a uccidere la zia. Il giovane potrebbe essere stato offeso da una sua esternazione. Come riporta Ansa, secondo gli investigatori il 22enne si sarebbe recato presso il negozio della zia, il forno “Da Graziella”, il giorno prima. La donna gli avrebbe rivolto un epiteto scherzoso, tipico del lessico toscano.

"Mattia Scutti in passato", quando era minorenne, ha ricordato il suo difensore, avvocato Francesco Ceccherini, "era stato sottoposto a una perizia psichiatrica nell'ambito di un procedimento per maltrattamenti aperto dalla procura per i minori, e l'esperto aveva stabilito che la capacità di intendere e volere del giovane era grandemente diminuita".

È devastato dal dolore Stefano Bettoni, il marito di Frosecchi. "Non so cosa dire – ha raccontato l'uomo al Corriere Fiorentino –. Lui abita di fronte a casa nostra ed è un ragazzo con delle difficoltà. Parlava sempre con mia moglie. Io non capisco il motivo, non capisco che cosa sia successo perché lui ha avuto problemi con altre persone della nostra famiglia, ma non con noi. C’è sempre stato un rapporto quotidiano con noi. Lui parla solo con noi".

L'uomo non riesce a darsi pace: "Non sappiamo dove abbia trovato quest'arma. Non sapevo neppure che avesse una pistola. Ma io da ore sto pensando a una cosa sola. Potevo esserci io al posto di mia moglie: almeno avrebbe ammazzato me. Laura sarebbe viva in questo momento: è l’unica cosa che conta".

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