Legge al vaglio del Senato, dovrebbe entrare in vigore entro Natale: dall'uso degli smartphone alla guida in stato di ebrezza, ecco cosa cambia
Se ne parla da mesi, dopo l'approvazione della Camera arriva il voto in Senato per il nuovo codice della strada, con regole più stringenti e sanzioni più severe. In particolar modo contro l'uso del cellulare al volante e contro l'utilizzo selvaggio dei monopattini. Ci saranno limitazioni necessarie anche contro le macchine super potenti in mano ai neopatentati esperti. Cambiano anche le regole per i cumulatori seriali di multe e per chi supera i limiti di velocità.
«Finalmente entra in vigore in nuovo codice - commenta il ministro dei Trasporti Matteo Salvini - Non è un codice cattivo però è più severo con chi usa alcol e droghe. Ritiro breve della patente per chi usa il telefonino, aumento delle sanzioni per chi occupa i posti dei disabili e parcheggia in prossimità degli incroci. Casco, targa e assicurazione per i monopattini. Più tutela per i ciclisti e guardrail salvavita per i motociclisti. L'obiettivo è ridurre il numero dei 3mila morti che è una strage inaccettabile».
Stangate fino a mille euro per chi è al volante col telefono
Una delle priorità è far cambiare abitudine a chi è al volante e si distrae guardando lo smartphone. Chiunque venga sorpreso alla guida con il cellulare in mano sarà soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a mille euro. Oltre alla multa, è prevista anche la sospensione della patente di guida: 7 giorni di sospensione per chi ha almeno 10 punti sulla patente; 15 giorni di sospensione per chi ha meno di 10 punti sulla patente. Il nuovo Codice della Strada inserisce anche sanzioni più pesanti per i recidivi, ovvero coloro che vengono sorpresi a utilizzare il cellulare alla guida più volte. In caso di recidiva, la multa aumenta fino a 1.400 euro, la sospensione della patente può arrivare a 3 mesi e si applica la decurtazione da 8 a 10 punti. Se l'uso del cellulare causa un incidente stradale, i tempi di sospensione della patente raddoppiano.
Chi abbandona gli animali rischia fino a 7 anni di carcere
Incredibilmente gli anni di campagne per sensibilizzare gli automobilisti a non abbandonare gli animali per strada sono servite solo in parte. C'è ancora chi apre la portiera e fa scendere il cane o il gatto che ha avuto con sè a casa ma che, di colpo, diventa scomodo. Il nuovo Codice introduce sanzioni severe per chi abbandona gli animali in strada. L'abbandono degli animali è un atto «crudele e irresponsabile, che può mettere a rischio la vita degli animali stessi e degli utenti della strada». Il nuovo testo di legge prevede la revoca o la sospensione della patente da 6 mesi a un anno per chi abbandona animali in strada. Inoltre, se l'abbandono di un animale causa un incidente con morti o feriti, si rischiano fino a 7 anni di carcere. Questa norma dimostra la gravità attribuita dal legislatore a questo reato, che può avere conseguenze tragiche.
Stretta per chi supera i limiti e novità sul cumulo delle multe
Sanzioni più severe per chi supera i limiti di velocità. Se il superamento del limite di velocità è da 10 a 40 km/h, la sanzione amministrativa va da 173 a 694 euro. Se la violazione viene commessa in un centro abitato per almeno due volte nell'arco di un anno, la sanzione aumenta da 220 a 880 euro e si applica la sospensione della patente da 15 a 30 giorni. Per il superamento del limite di velocità da 40 a 60 km/h: sanzione amministrativa pecuniaria da 543 a 2.170 euro e sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Per il superamento del limite di velocità di oltre 60 km/h: sanzione amministrativa pecuniaria da 845 a 3.382 euro e sospensione della patente da 6 a 12 mesi. Nel caso in cui un conducente commetta più infrazioni nello stesso tratto stradale, dovrà pagare solo la sanzione più grave, aumentata di un terzo.
«Alcolock» a bordo: auto ferma se chi guida ha bevuto troppo
Tolleranza zero per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza. Il nuovo Codice della Strada prevede la possibilità di imporre l'obbligo di installare l'alcolock sul veicolo. Si tratta di un dispositivo che impedisce l'avvio del motore se il conducente ha un tasso alcolemico superiore a zero. Le sanzioni sono state inasprite in modo significativo: con un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 g/l: sanzione da 573 a 2.170 euro e sospensione della patente da 3 a 6 mesi; con un tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l: arresto fino a 6 mesi. Ammenda da 800 a 3.200 euro, sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l: arresto da 6 mesi a un anno. Ammenda da 1.500 a 6.000 euro e sospensione della patente da uno a due anni. In tutti i casi è prevista la decurtazione di 10 punti dalla patente di guida. Questa misura si aggiunge alle sanzioni amministrative e penali.
Solo con il casco e la targa e mai più contromano
Ci saranno misure specifiche per la tutela dei ciclisti, necessarie alla luce dell'aumento degli incidenti. Arriva l'obbligo per gli automobilisti di mantenere una distanza di 1,5 metri quando sorpassano una bicicletta. Questa norma mira a prevenire incidenti causati da sorpassi azzardati o troppo ravvicinati. Il nuovo Codice della Strada prevede anche un aumento delle piste ciclabili. Arrivano anche norme specifiche per la regolamentazione dei monopattini elettrici. Per questi veicoli è previsto l'obbligo di targa, casco e assicurazione. Il nuovo Codice della Strada introduce anche il divieto di circolazione contromano per i monopattini, che dovranno circolare solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h. Queste norme mirano a disciplinare la circolazione dei monopattini, evitando comportamenti pericolosi e garantendo una maggiore sicurezza stradale.
Niente supercar per tre anni ai ragazzi neopatentati
Il nuovo codice della strada amplia da uno a tre anni il divieto di utilizzo delle «supercar» per i nuovi patentati. Impedendo a un ragazzo inesperto di mettersi al volante di auto super veloci si cerca di limitare il numero di incidenti, spesso dovuti a eccessi e inesperienza. L'allargamento dell'interdizione viene però compensato con l'ammorbidimento dei limiti di potenza dei modelli concessi ai neopatentati. Nei primi 72 mesi dal conseguimento della patente B potranno guidare veicoli con motore termico fino a 75 Kw (100 CV) e veicoli elettrici ed ibridi fino a 105 Kw. L'attuale limite è invece di 55 KW.
Per le autovetture elettriche o ibride plug-in non si può invece andare oltre con potenza specifica di 65 kW/t, riferita alla tara, ma compreso il peso della batteria. Alcune deroghe esistono solo per il trasporto di disabili.