Le Ong ora vogliono abolire Frontex per dettar legge nel Mediterraneo

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Niente più Frontex, le Ong ne esigono (testualmente) l'abilizione: l'ennesima lettera di forza delle organizzazioni che vogliono imporre l'ideologia no-border

Le Ong ora vogliono abolire Frontex per dettar legge nel Mediterraneo

Le Ong puntano alto e forti dell'appoggio della sinistra, italiana ma anche europea, ora pretendono che venga abolita l'Agenzia Frontex, organismo europeo che opera sui confini terrestri, marittimi e aerei per l'immigrazione. Hanno inviato una lettera aperta ai governi dell'Unione europea, sottoscritta da 60 Ong, per chiedere che Frontex venga definitivamente chiusa, accusandola implicitamente di essere la causa delle morti dei migranti che non ce l'hanno fatta nel viaggio verso l'Europa.

"Le politiche della fortezza Europa hanno ucciso oltre 40.555 persone dal 1993. Lasciate a morire nel Mediterraneo, nell'Atlantico e nel deserto, fucilate alle frontiere, morte per suicidio nei centri di detenzione, torturate e uccise dopo essere state deportate. L'Ue ha le mani sporche di sangue. Al centro di questa violenza c'è l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex), la forza di polizia di frontiera dell'Ue", scrivono nella lettera. Ciò che alle Ong dà maggiormente fastidio, oltre a non avere il controllo totale del Mediterraneo a fronte della presenza delle navi e degli aerei dell'agenzia europea, è che Frontex è finanziata con fondi europei che, come dichiarato in altre occasioni, le Ong vorrebbero poter gestire per le loro attività in mare.

"Frontex ha ora assicurato un budget di 5,6 miliardi di euro fino al 2027 e, per allora, avrà un proprio esercito di 10.000 guardie di frontiera armate; avrà anche più poteri che mai nel coordinare le deportazioni a livello europeo. Nel frattempo, l'Europa ha costruito oltre 1.000 chilometri di muri e recinzioni di confine", scrivono nella lettera, contestando tutte le politiche dei governi che mirano a ridurre l'immigrazione illegale per favorire quella legale. "Queste politiche non proteggono le vite. Le mettono in pericolo. Alimentano l'ascesa dell'estrema destra in tutta Europa, rafforzano il razzismo e si fondano su secoli di colonialismo, oppressione e sfruttamento. Allo stesso tempo, l'Unione Europea continua a contribuire alle cause profonde delle migrazioni – dalle esportazioni di armi all'estrazione di risorse e alla sua responsabilità per la crisi climatica. La fortezza Europa ci riempie di vergogna, sopprime i diritti e impedisce la giustizia. Ma non deve essere così", sentenziano nella lettera

"Crediamo nella libertà di movimento per tutti, nel dare sostegno e riparo ai migranti, e nel lavorare per un mondo in cui le persone non siano più costrette a fuggire dalle loro case e possano vivere dove scelgono di farlo. In questo contesto, Frontex non può essere riformata. Deve essere abolita. Come firmatari di questa lettera, ci impegniamo a raggiungere questo obiettivo", dichiarano, e poi concludono: "Esigiamo l'abolizione di Frontex e la fine del regime delle frontiere dell'UE che rappresenta". A che titolo? Come vogliono raggiungere questo obiettivo? Domande lecite, le cui risposte sono sotto gli occhi di tutti, tutti i giorni, con le forzature ai confini.

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