L'Italia si qualifica ai quarti di Nations League battendo a Bruxelles il Belgio per 1-0. Se i centravanti sono poco precisi, la differenza la fa il gol di Tonali, le chiusure di Di Lorenzo e le parate di Donnarumma
Agli Azzurri basta un primo tempo di buon livello per piegare il Belgio e portare a casa la qualificazione ai quarti di finale di Nations League. All’undici di Spalletti basta il ritorno al gol dopo 14 mesi di Sandro Tonali per conquistare i tre punti, difendendosi con ordine dalla reazione dei padroni di casa. Gli assalti finali trovano un buon Donnarumma e il palo che nega il pareggio a Faes. Tutto sommato vittoria meritata quella degli Azzurri, che domenica chiuderanno il girone domenica sera contro la Francia a San Siro.
BELGIO (4-2-3-1)
Koen Casteels 6,5 – Incolpevole sull’1-0, per il resto raramente chiamato in causa. Gran parata sul contropiede di Retegui e sugli altri assalti degli Azzurri nella ripresa.
Timothy Castagne 5 – L’ex Atalanta si perde Tonali poi spinge in avanti con regolarità: qualche problema in più in difesa, dove si becca un giallo evitabilissimo. Poco preciso al tiro.
Dall’86’ Johan Bakayoko s.v.
Zeno Debast 6,5 – Il migliore della difesa belga, preciso quanto basta negli anticipi e nelle chiusure, specialmente su Retegui. Meno preciso nella ripresa, quando rischia un po’ troppo.
Wout Faes 6,5 – Un po’ compassato e legnoso, sembra chiaro che preferisca giocare sulla fascia. Appena ha un po’ di spazio, torna a causare problemi prendendo un palo clamoroso nel finale.
Arthur Theate 6 – Un po’ ruvidi i suoi interventi ma, tutto sommato, prestazione non male. Nella ripresa si alza con più regolarità, provando a proporsi in avanti.
Dal 71’ Ameen Al-Dakhil 6 – Incredibile come entri in campo subito nervoso, beccandosi un giallo immediato per proteste. Contribuisce comunque all’assedio finale dei padroni di casa.
Arne Engels 6 – Soffre un po’ il confronto con la mediana azzurra ma si trasforma nel secondo tempo, quando può sfruttare un buon numero di palloni. Pochi errori in difesa.
Dal 71’ Arthur Vermeeren 6 – Il classe 2005 entra in campo con la sicurezza di un veterano ma non riesce a combinare granché. Per sua fortuna ha tutto il tempo per riuscire a migliorare.
Amadou Onana 6 – Attento nelle chiusure, stravince il duello con Retegui fino a quando non perde la pazienza e sfiora la rissa. Falloso e un po’ a corto d’ossigeno nel secondo tempo.
Leandro Trossard 6,5 – Meno brillante rispetto al solito, perde parecchi palloni sul pressing azzurro. Si ritrova nella ripresa, quando il Belgio si rovescia in avanti.
Lois Openda 6 – Partita diligente, con qualche galoppata interessante ma poca regolarità. Migliora come il resto del Belgio nella ripresa ma è poco preciso sotto porta.
Maxim De Cuyper 4,5 – Criminale la dormita sull’incursione di Di Lorenzo, prova a rifarsi spingendo forte in avanti ma senza combinare granché.
Dal 79’ Dodi Lukebakio s.v.
Romelu Lukaku 5 – Non semplice il duello con Buongiorno ma comunque si sbatte nel pressing. Più vivace nella ripresa, quando spreca male un paio di occasioni d’oro. Non ci siamo.
Domenico Tedesco 5 – Un po’ rinunciatario l’avvio dei Diavoli Rossi, ma nel primo tempo il ct belga perde nettamente il confronto tattico, beccandosi i fischi dell’ex Heysel. Tutta un’altra storia nella ripresa ma i suoi non riescono a scardinare il fortino azzurro.
ITALIA (3-5-1-1)
Gianluigi Donnarumma 7 – Nel primo tempo si sporca i guantoni con un paio di uscite semplici. Nel secondo tempo è chiamato in causa con più regolarità, rispondendo sempre presente.
Giovanni Di Lorenzo 7 – Su una sua incursione l’assist per l’1-0 di Tonali ma è una di quelle partite nelle quali gli riesce facile tutto. Decisivo nel finale sul tiro di Lukaku.
Alessandro Buongiorno 6,5 – Nella sua zona di campo è perfetto nel primo tempo, sfruttando il fisico con poche sbavature. Più in affanno nel secondo tempo
Alessandro Bastoni 6 – L’interista sta vivendo un momento di forma eccellente ed è efficace sia nel confronto con l’ex compagno Lukaku che nel dare il via alle ripartenze.
Andrea Cambiaso 6,5 – Nel primo tempo rintuzza sistematicamente gli attacchi belgi: meno pulito nella ripresa, dove è molto più in imbarazzo. Sfortunato al 74’ quando toglie una palla d’oro a Kean davanti alla porta belga.
Dal 81’ Federico Gatti s.v.
Davide Frattesi 6 – Qualche errore di troppo ma approfitta bene dell’occasione di farsi vedere. Alla sponda per Di Lorenzo fa seguire azioni interessanti, alternate a qualche svolazzo di troppo.
Nicolò Rovella 6,5 – Nonostante non sia appieno negli schemi di questa Italia, la sua presenza causa scompiglio nel centrocampo belga. Debutto davvero incoraggiante il suo.
Dal 79’ Manuel Locatelli s.v.
Alessandro Tonali 7 – Torna al gol in maniera fin troppo facile ma al posto giusto al momento giusto bisogna esserci. Per il resto, solita gara di corsa, grinta e dedizione alla causa.
Federico Dimarco 6 – Prestazione matura la sua, con la calma di chi non ha più niente da dimostrare. Ogni tanto frettoloso nei lanci ma l’attacco azzurro passa quasi sempre da lui.
Dal 68’ Destiny Udogie 6 – Impatto sulla partita non dirompente perché poco servito dai compagni di reparto. Un paio di buone chiusure nel finale di partita che gli valgono la sufficienza.
Niccolò Barella 6,5 – Meno frenetico che in nerazzurro ma forse più utile alla causa, giocando quasi da dieci. Nella ripresa sale molto di livello, causando più di un grattacapo ai belgi.
Dal 79’ Giacomo Raspadori s.v.
Mateo Retegui 5,5 – Pochi palloni buoni, gioca di sponda e per i compagni con grinta e tenacia. Peccato che non sappia approfittare dei regali della difesa belga, facendosi ipnotizzare da Casteels.
Dal 68’ Moise Kean 6 – Ha una gran voglia di continuare il suo momento magico anche in maglia azzurra. La sua energia è importante per far salire l’Italia: peccato sia un po’ frettoloso sotto porta.
Luciano Spalletti 6,5 – Italia sia cresciuta dal punto di vista mentale. Il gol mette la gara in discesa ma gli Azzurri sono bravi a reagire nella ripresa, quando sfiorano il 2-0 in più occasioni. I troppi errori sotto porta tengono viva una partita che si sarebbe dovuto chiudere molto prima.
Radu Petrescu 6 (arbitro) –
Tiene in pugno la partita con pochissime sbavature e il piglio giusto per evitare che la situazione degeneri. Nel finale di gara avrebbe forse dovuto punire con più severità i tentativi di simulazione di alcuni avanti belgi.