La pizza, un dolce, poi il malore e la morte a 14 anni. Si è sentita male subito dopo aver mangiato in un locale della Capitale. La gola che si stringe, la difficoltà di respirazione, il cuore a mille, brividi e tremori in tutto il corpo. Nemmeno il tempo di arrivare in ospedale e Skylar, 14enne turista inglese, è deceduta per choc anafilattico. Era la prima cena a Roma per la famiglia britannica, arrivata giovedì scorso per godersi una settimana di vacanza tra musei e siti archeologici.
Morta dopo la cena a Roma, cosa è successo
Un po’ di shopping e l’arrivo in zona Gianicolense - riporta il Corriere della Sera - dove la coppia di turisti aveva affittato una stanza in un b&b. Poi il pasto rivelatosi fatale per Skylar. La famiglia inglese aveva già programmato le proprie «vacanze romane»: il giorno dopo la tragedia avevano prenotato una visita ai Musei Vaticani, poi sarebbe toccato al Colosseo e ai Fori Imperiali. Una settimana a lungo sognata e attesa nella Città Eterna che la coppia voleva condividere con i tre figli. La reazione, la corsa in ospedale, la morte giovedì sera avevano deciso per un pasto rapido, da consumare prima di andare a riposare al b&b poco distante.
Si erano fermati a mangiare al locale «I love pizza kebab», distante poche centinaia di metri dal loro hotel nel quartiere Gianicolense. Qualche fetta di pizza, alcune bibite, infine un paio di dolcetti per chiudere la cena prima di rientrare in albergo. Nemmeno quindici minuti dopo, la tragedia. Il tempo di arrivare in camera e Skylar inizia a stare male. Si porta le mani al petto e alla gola, il viso le diventa rosso, trema e cerca di chiedere aiuto. I genitori sono nel panico, tentano di tranquillizzarla, intanto chiedono assistenza al personale del b&b che allerta immediatamente il 118. Quando i medici del primo soccorso arrivano, in realtà la quattordicenne è già priva di sensi, il suo respiro è quasi inesistente, ma fanno di tutto per rianimarla. La corsa in ambulanza è brevissima, il San Camillo è molto vicino. Quando Skylar arriva al pronto soccorso però, i sanitari non possono fare altro che constatarne il decesso. Una morte assurda tutta da chiarire.
LE VERIFICHE E LE INDAGINI
Gli investigatori del commissariato Monteverde sentono per primi i genitori dell’adolescente, increduli e disperati. Da quanto ricostruito dagli inquirenti, Skylar era allergica alle arachidi, in passato aveva avuto reazioni violente, tanto che evitava di mangiare qualunque cosa che potesse contenere quell’ingrediente, leggeva le etichette dei prodotti e la famiglia si informava sui menù scelti fuori casa.
Non aveva avuto però episodi così gravi. L’ultima cena, secondo quanto riferito dal padre e la madre, la 14enne avrebbe mangiato qualche fetta di pizza e, alla fine, un dolcetto. Nulla di che, sulla carta, dovrebbe contenere gli ingredienti pericolosi per chi è allergico alle arachidi: prodotto che però viene utilizzato in polvere negli aromi e, in alcuni casi più rari, risulta letale anche se ha «contaminato» gli altri cibi. I primi referti autoptici indicherebbero un letale choc anafilattico. La polizia ha già ascoltato i titolari del locale, mentre la Asl Roma 3 ha avviato le verifiche igienico-sanitarie e i controlli sulla presenza delle liste di allergeni nella pizzeria. L’ipotesi di chi indaga è che l’alimento che potrebbe aver scatenato la reazione fatale per Skylar si trovasse nel dolcetto confezionato. La famiglia della giovane è già tornata in Inghilterra: aspetteranno a casa di poter riavere il corpo della figlia, appena gli accertamenti medico-legali, disposti dalla Procura, saranno terminati.