Assegno unico fuori dal calcolo dell’Isee
La manovra, ha spiegato il Mef, «rafforza il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido, anche prevedendo l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell’Isee».
Potenziati gli investimenti nel settore della Difesa
Il Mef ha chiarito che «il disegno di legge di bilancio stanzia anche risorse per assicurare che, successivamente al termine del Pnrr, l’andamento della spesa per investimenti pubblici sia coerente con i requisiti della nuova governance europea. In particolare, è previsto anche il potenziamento degli investimenti nel settore della difesa».
Tetto ai compensi per enti e fondazioni pubbliche
È in arrivo una stretta sui compensi dei manager di enti pubblici, fondazioni, società non quotate: secondo fonti di governo la misura è stata inserita in manovra. Questi manager non potranno guadagnare più del presidente del Consiglio, quindi all’incirca 80 mila euro. Si tratterebbe di un intervento, viene spiegato, introdotto su forte input del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Misure urgenti in materia economica e fiscale e in favore degli enti territoriali
Per quanto riguarda il decreto economico fiscale, quello che ha ottenuto il via libera dell’esecutivo è un decreto legge che introduce misure urgenti in materia economica e fiscale e in favore degli enti territoriali. Secondo le indicazioni fornite dal Governo nella nota emessa al termine del vertice, tra le soluzioni rientra la modifica dell’imposta sostitutiva, per le annualità ancora accertabili, dei soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale. I soggetti che hanno applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) e che aderiscono nel termine del 31 ottobre 2024, possono adottare un regime di ravvedimento, versando l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive. Il decreto adegua la normativa in materia di ravvedimento per i soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale e che per le annualità 2020 e 2021 abbiano dichiarato la presenza di una causa di esclusione dalla applicazione degli ISA in relazione alla diffusione della pandemia Covid.
Le novità sulle accise
Infine, il provvedimento sulle accise. Il Governo ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di revisione delle disposizioni in materia. Tra le soluzioni previste, la revisione delle modalità di accertamento, liquidazione e versamento dell’accisa sul gas naturale, superando l’attuale sistema basato su di un meccanismo di acconto storico. Il nuovo sistema si baserà su acconti mensili commisurati a quanto fatturato ai consumatori finali mese per mese. Ciò, ha spiegato l’esecutivo, eviterà irragionevoli esposizioni economiche per gli operatori del settore e renderà più difficili le frodi. Inoltre, al fine di razionalizzare il sistema di tassazione e ridurre il contenzioso, l’attuale distinzione tra usi “civili” (per i quali vi è un’accisa più elevata) e usi “industriali” del gas naturale viene sostituita da quella tra “usi domestici” e “usi non domestici”.