20 Ottobre 2024 13:08
La magistratura ha già incaricato il medico legale di condurre autopsia ed esame tossicologico sul corpo della 32enne Maria Primerano, trovata senza vita in un appartamento di un B&B di Porto San Giorgio. Il cadavere scoperto dalla proprietaria dell’appartamento: era lì da giorni.
Sarà l'autopsia a chiarire l'esatta causa di morte di Maria Primerano, la 32enne trovata senza vita sabato in un appartamento di un B&B di Porto San Giorgio, in provincia di Fermo. La magistratura ha già incaricato il medico legale dell'esame post mortem che sarà condotto lunedì insieme ad un esame tossicologico che servirà a chiarire se la giovane donna avesse assunto farmaci o altre sostanze.
Per ora gli inquirenti non escludono nulla e stanno indagando sulla vita privata della 32enne, residente a Genova ma da circa un mese nelle Marche, per cercare di ricostruire i suoi ultimi movimenti. In particolare gli inquirenti stanno analizzando il telefono della vittima, che è stato rinvenuto nello stesso appartamento e che è stato sequestrato. Servirà a stabilire gli ultimi contatti e se qualcuno abbia cercato la 32enne se è vero che la morte potrebbe risalire ad oltre tre giorni prima.
A scoprire il cadavere di Maria Primerano e a lanciare l'allarme, infatti, è stata la proprietaria dell'appartamento di Porto San Giorgio che non riusciva più a mettersi in contatto con la vittima. Dopo aver cercato inutilmente di bussare, ha aperto la porta e si è ritrovata subito investita da un forte odore. Poco dopo la scoperta del cadavere della 32ene sul divano.
Gli agenti di polizia, accorsi sul posto insieme a medico legale e reparti della scientifica, hanno stabilito che il corpo era ormai in avanzato stato di decomposizione e che dunque la morte risalirebbe a giorni prima anche se sarà sempre l'autopsia a chiarire le date del decesso. Nel mirino degli inquirenti alcune ecchimosi e lividi visibili sul corpo ma non si esclude che siano effetto della decomposizione: anche questo dovrà stabilirlo l'esame post mortem.
Gli inquirenti comunque hanno stabilito che nell'appartamento non vi erano segni di effrazione a porte o finestre e le prime ricostruzioni indicano che non ci siano stati movimenti sospetti nei giorni precedenti. La scoperta ha sconvolto i residenti della zona che però hanno dichiarato di non conoscere la giovane che era lì da poco tempo.