Migranti, Schlein al governo: “Ora in Albania smontate tutto e chiedete scusa”

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"Ora" in Albania "dovete smontare tutto, tornare indietro e chiedere scusa agli italiani". Si è aperta così la direzione del Pd al Nazareno. Con la segretaria dem Elly Schlein che parla ancora di migranti, dopo il dibattito del giorno prima sempre nella sede del partito sul tema dell’immigrazione. La leader dem attacca la maggioranza per la gestione fallimentare in Albania: "L'intero meccanismo non sta in piedi. Già prima del pronunciamento del tribunale poco fa avevano dovuto riportare indietro quattro persone, due fragili e due minori. L'abbiamo sempre detto. Non è pensabile identificare minori e fragili su una nave".

"La sezione Immigrazione del Tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei migranti all'interno del Centro italiano di permanenza per il rimpatrio di Gjader in Albania – continua -. Lo avevamo detto, non perché siamo veggenti ma perché leggiamo le leggi. Adesso mi rivolgo al Governo e alla presidente Giorgia Meloni: fermatevi. Fermatevi e tornate indietro come siete costretti a far tornare indietro 16 persone che avete ignobilmente deportato in Albania spendendo 18mila euro a testa secondo le stime giornalistiche, dopo che per decenni vi abbiamo sentito abbaiare contro i 35 euro al giorno spesi per l'accoglienza in Italia".

Schlein attacca: "Vergogna! Altro che modello: l'accordo fatto con l'Albania è un accordo fuorilegge, un accordo che viola il diritto internazionale. Ringrazio i parlamentari che ieri" sono andati nel centro. L'intero meccanismo non sta in piedi. Si tratta di 800milioni buttati che potevano essere usati per la sanità. Si configura un danno erariale".

Arrivata poi alla replica. Schlein afferma: "Il finto moderato Tajani dice ai giudici 'non impediscano al governo di lavorare'. Le leggi valgono per tutti, soprattutto per il governo: nessuno è al di sopra delle leggi, quella era la monarchia assoluta. Il governo le deve rispettare, questo governo può prendersela solo con se stesso perché da tante parti si era fatto notare che la costruzione dell'impianto di questo accordo fosse in contrasto con delle normative internazionali, con delle normative europee, con delle normative nazionali, con la nostra costituzione che assicura allo straniero che non si veda riconosciuti i diritti previsti dalla stessa costituzione il diritto di chiedere asilo nel territorio della repubblica, e quello (l'Albania, ndr) non è il territorio della repubblica".

La leader dem continua: "Ma io credo che soprattutto siamo stati sordi rispetto a quello che noi abbiamo provato a spiegargli in queste ultime settimane dal 4 ottobre, la sentenza della Corte di giustizia europea a cui facevo riferimento. È chiaro che è tutto molto discrezionale, una valutazione politica su quale sia un paese terzo sicuro o non sicuro, ma la corte di giustizia su questo si è espressa in modo netto. Non si capisce bene quindi neanche con chi se la stanno prendendo in queste ore, perché i giudici nazionali sono tenuti a rispettare una giurisprudenza europea che applica una normativa europea".

Per Schlein "questo atteggiamento arrogante non l'abbiamo visto solo in queste ore, in queste vicende e in queste dichiarazioni, purtroppo lo vediamo da quando sono al governo. Lo vediamo e l'abbiamo visto con l'approvazione del pessimo decreto sicurezza che riesce a essere peggio pure di alcune norme del Codice Rocco".

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