Su TikTok, l’autunno è aesthetic, per le sue particolari atmosfere che si prestano a essere immortalate in foto e video gettonatissimi e capaci di produrre emozioni e sensazioni – per dirla come i social, ‘vibes’. Ed ecco il dolce autunno dei boschi e dei viali cittadini rivestiti d’oro, degli struggenti tramonti di miele, delle cioccolate calde: è il suo aspetto intimo, avvolgente (#cozy). Ma quando cala la sera, si alza la nebbiolina e la notte si fa tenebrosa, emerge l’altro amatissimo aspetto: quello del mistero, della magia, delle lugubri apparizioni (#spooky). Non a caso, ottobre è per i TikToker il mese del soprannaturale e va preparato per tempo, fin dall’estate, non appena appaiono nei negozi i primi articoli di Halloween.
Prepararsi alla notte magica
I 78.800 video del trend #orangecode mostrano scheletri con testa a zucca e ghigno satanico, boxer scuri su cui spiccano zucche aranciate o ragnatele chiare, zombie gonfiabili, scheletri dagli occhi di fiamma. Per le atmosfere lugubri da casa stregata ecco #spookyseason: 3,2 milioni di post zeppi di mostri, fantasmi, mummie, case gotiche. E promette bene pure #halloweenishere.
Perché Halloween suscita tanta attrazione? Gli esperti parlano del desiderio dei giovani di mostrarsi diversi, ma anche di una spinta da parte dei media verso il macabro. In un’intervista rilasciata a In The Know by Yahoo, lo psicologo clinico John Dolores, direttore di Bespoke Treatment, spiega che questa festa risponde al desiderio di individualismo e autenticità delle giovani generazioni. “Halloween [fa loro appello] perché promuove l’accettazione di disposizioni atipiche e l’esplorazione di aspetti più oscuri della natura umana”. Diversamente da altre feste, più contrassegnate dalla gioia, Halloween “incoraggia un senso di libertà e avventura che consente alla Gen Z di liberarsi dalle pressioni sociali e promuove un’atmosfera spensierata”. Ma la voglia di magia e la connessione con gli spiriti non si fermano qui: le streghe, prima cacciate e poi marginalizzate, si sono riprese la scena su internet, dove imperversano un po’ tutto l’anno.
WitchTok, le streghe son tornate
Con i suoi 7,1 milioni di post e video da milioni di visualizzazioni, l’hashtag WitchTok (una combinazione di witch, strega, e TikTok) introduce nel mondo di maghe e indovine, i cui racconti di vita quotidiana si alternano alla lettura dei tarocchi, agli oroscopi, ai tutorial per imparare a fare incantesimi e amuleti, o semplicemente per scattare (con il dovuto rispetto) foto in un cimitero e creare le gettonate atmosfere gotiche. A dominare la scena sono giovani streghe, perché WitchTok è proprio la piattaforma elettiva dei giovani, come spiega il prof. Ruggero Eugeni, professore ordinario di Semiotica dei Media presso l’Università Cattolica di Brescia e autore di TikTok e la magia. WitchTok, i social media e il nuovo avvento della stregoneria. “Ci sono vere e proprie polemiche generazionali tra i modelli di magie delle piattaforme per adulti e WitchTok”.
Ma come spiegare questa infatuazione giovanile per pratiche esoteriche?
“Sostanzialmente la stregoneria contemporanea aiuta a trovare il proprio posto nel mondo, è una risorsa identitaria, un modo per costruirsi un’identità attraverso una serie di pratiche”. Il docente parla di identità di genere – con forti rivendicazioni femministe, non binarie e fluide – ma anche etnica, legata alle origini africane o sudafricane. “Spesso le giovani streghe rivendicano un’appartenenza in contrasto con un’altra, innescando discussioni e battaglie. TikTok si presta molto bene a questi scambi, con video di risposte, attacchi e commenti. Perciò le giovani streghe hanno tanto spazio sulla piattaforma”.
Ma l’identità, osserva il prof. Eugeni, è anche di tipo sociale e consumeristico. Lo dimostrano servizi e prodotti offerti a caro prezzo.
Consumismo “spirituale”
Il “servizio spirituale” offerto da alcune maghe non è proprio regalato. La “strega professionale” (e fidanzata di Andrew Garfield) Kate Tomas propone tra l’altro sedute di letture dei tarocchi della durata di 45 minuti al costo di circa 1800 € e consulenze semestrali a 4800 € al mese. “La magia richiede tempo, non si può improvvisare”, ha dichiarato in un’intervista della scorsa estate al The Sunday Times.
Ma per chi vuole cimentarsi nella pratica, gli strumenti non mancano. Seppure un po’ defilata, l’offerta è ampia. Per esempio su Etsy si possono acquistare pietre magiche per 6000 €, ingredienti per pozioni magiche a 10 € e il paiolo a 30 €. E ancora amuleti, pendoli, grimori (libri di magia), campanelle ecc. Chi è disposto a sborsare cifre ben più consistenti può acquistare rituali magici per allontanare qualcuno dalla propria vita, arricchire ecc.
Il saggista francese Thierry Jobard ha spiegato a 20 minutes: “Il capitalismo ha integrato elementi che a priori gli sono estranei, addirittura ostili”. Secondo lui, gli adepti non credono del tutto in queste pratiche. È un nuovo tipo di credenza che non impegna davvero, che “non organizza la vita e non propone una visione del mondo e dell’avvenire”. È piuttosto “una modalità di consumo in cui i beni spirituali diventano beni di consumo”.
Insomma, il trionfo finale del consumismo in salsa magica.
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