Il mondo del cinema piange la scomparsa di Aaron Kaufman, regista, sceneggiatore e produttore, deceduto a Las Vegas all’età di 51 anni a causa di un attacco di cuore. La notizia è stata confermata a Variety da Chad Verdi, finanziatore di “The Irishman” e di numerosi progetti di Kaufman.
Nato a Long Island e a lungo partner di Robert Rodriguez, Kaufman è noto soprattutto per aver co-diretto con Sean Penn il documentario “Superpower”, nominato agli Emmy, che racconta l’ascesa politica del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Mentre Penn è diventato il volto del documentario, è stato Kaufman a trovarsi sul campo in Ucraina nel febbraio 2022, quando è scoppiata la guerra con la Russia. Presente a Kiev nelle settimane precedenti l’invasione, Kaufman ha vissuto in prima persona i primi, pericolosi giorni del conflitto, rifugiandosi nel bunker con Zelensky. “Ero nel bunker con Zelensky durante i primi giorni dell’invasione”, ha raccontato Kaufman durante la promozione del film al Festival di Berlino 2023. “È stata un’esperienza che mi ha cambiato profondamente”.
“Superpower”, inizialmente pensato per raccontare l’insolita traiettoria di Zelensky da comico a presidente, si è trasformato in un film di guerra a seguito dell’invasione russa. “Era un’opportunità per capire chi fosse quest’uomo, per seguire un percorso e scoprire la verità“, aveva dichiarato Kaufman al Festival di Berlino 2023. Ma l’impegno di Kaufman per il cinema di denuncia non si ferma qui. Nel 2021, ha diretto “Crusaders“, una docuserie che svela gli abusi all’interno della chiesa dei Testimoni di Geova, di cui lui stesso ha fatto parte. Un lavoro coraggioso e controverso, che ha portato alla luce una realtà scomoda e ha dato voce alle vittime.