Morto Wolfgang Abel, uno dei serial killer del gruppo "Ludwig"

3 settimane fa 8

Abel si trovava in coma da tre anni, era in stato vegetativo dopo una grave caduta. Fu autore degli omicidi comessi da Ludwig

Le foto segnaletiche di Wolfgang Abel (sinistra) e Marco Furlan (destra) Le foto segnaletiche di Wolfgang Abel (sinistra) e Marco Furlan (destra)

Se n'è andato all'età di 65 anni Wolfgang Abel, uno dei componenti del gruppo di serial killer chiamato Ludwig. Stando a quanto si apprende, Abel, tornato in libertà nel 2016 dopo gli anni di carcere, si trovava in stato vegetativo a seguito di una grave caduta.

Ludwig: gli omicidi in nome del nazismo

La storia di Wolfgang Abel - nato a Monaco di Baviera il 25 marzo 1959 - comincia negli anni '70, con una serie di omicidi. Insieme a Marco Furlan si rese autore di crimini efferati commessi in Italia e in Germania, seminando il panico nella popolazione. Ogni uccisione veniva accompagnata con dei volantini dal contenuto nazista. Gli autori si facevano chiamare "Ludwig", e questo è lo pseudonimo rimasto per indicare la coppia di serial killer.

Ma da dove nasce Ludwig? La famiglia di Abel si era trasferita a Negrar (Verona) da Monaco di Baviera, e i due ragazzi si conobbero alla scuola superiore. Entrambi si trovarono d'accordo su idee molto pericolose, che includevano la necessità di eliminare soggetti a loro dire non degni, come prostitute, clochard, omosessuali e tossicodipendenti, ma non solo. Rimasti molto legati dopo le superiori, intrapresero gli studi universitari. Nello specifico, Furlan studiò Fisica presso l'università di Padova, Abel si iscrisse invece a Matematica.

Le loro menti continuarono a lavorare in sincronia, fino al primo omicidio accertato, che risale al 25 agosto 1977. La coppia di serial killer uccise un senzatetto che dormiva in una Fiat 126 in una delle strade di Verona. I due gettarono nell'auto quattro molotov. La vittima, Guerrino Spinelli, morì dopo otto giorni di atroci sofferenze.

Furlan e Abel non si fermarono. Sono in tutto 15 gli omicidi commessi tra il 1977 e il 1984, tutti recanti la firma Ludwig. Le uccisioni vennero commesse tra Veneto, Lombardia e Baviera. Il 19 dicembre 1978, a Padova, morì Luciano Stefanato, massacrato da 30 coltellate. I killer lo presero di mira perché omossessuale. Poi, il 12 dicembre 1979, a Venezia, toccò a Claudio Costa. Aveva solo 22 anni.

Il nome "Ludwig" saltò fuori ufficialmente nel 1980, quando i serial killer inviarono una lettera di rivendicazione alla redazione de Il Gazzettino di Venezia. Nella missiva, che presentava una svastica con un'aquila e la scritta "Gott mit uns", Ludwig si dichiarava autore degli omicidi di Spinelli, Stefanato e Costa. E la serie non finì qui. Come abbiamo detto, infatti, sono ben 15 gli omicidi attribuiti ai killer. Alice Maria Baretta fu uccisa con un ascia e un martello a Vicenza il 20 dicembre 1980.

Gli omicidi andarono avanti per altri 4 anni.

L'attacco alla discoteca Melamara

L'ultimo colpo fu anche quello che consegnò i due alla giustizia. Abel e Furlan avevano intenzione di dar fuoco alla discoteca Melamara di Castiglione delle Stiviere (Mantova), dove si festeggiava il Carnevale. I due avevano portato delle taniche di benzina e, al momento giusto, gettarono il liquido infiammabile sulla moquette, dandogli fuoco. In quel momento nell'edificio si trovavano più di 400 ragazzi, sarebbe stata una strage.

Per fortuna la discoteca, in regola con le norme anti-incendio, era dotata di moquette ignifuga. Il rogo non si scatenò e i due serial killer vennero scoperti e catturati. Seguì l'arresto, e il processo.

Gli ultimi anni di Wolfgang Abel

Dopo aver scontato 32 anni di reclusione, fra carcere e arresti domiciliari, Abel era tornato in libertà nel 2016. Non fu condannato al carcere a vita perché gli fu riconosciuta la seminfermità mentale.

Stando a quanto si apprende, Abel è deceduto la settimana scorsa (25 ottobre 2024), all'età di 65 anni.

A quanto pare l'uomo si trovava in coma all'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar dopo una gravissima caduta avvenuta mentre si trovava in casa, il 9 settembre del 2021. Da allora era rimasto in stato vegetativo.

La sua famiglia non ha dato notizie fino alla fine.

Leggi tutto