Avviata un’istruttoria sui mutui Greenback. Si vuole appurare se i prestiti agevolati per chi compra case ad alta efficienza energetica includano nel Taeg i costi di una polizza a protezione del credito, "necessaria per accedere allo sconto promozionale sul tasso di interesse"
Credit Agricole finisce sotto la lente dell’Antitrust, che ha avviato un’istruttoria sui suoi mutui Greenback. Nei giorni scorsi i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi di Crédit Agricole Italia con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza. L’ipotesi di Agcm – che andrà poi appurata nel corso delle indagini - è che i cosiddetti mutui Greenback, prestiti agevolati per chi compra case ad alta efficienza energetica, non includerebbero nel Taeg (il costo effettivo di un prestito a livello annuale, comprensivo di spese per interessi e di istruttoria) i costi di una polizza a protezione del credito che è “necessaria per accedere allo sconto promozionale sul tasso di interesse”. Il prodotto del gruppo francese offre condizioni migliori – con l’azzeramento dei costi di istruttoria – a coloro che comprano immobili in classe energetica A e B, ma anche uno sconto sulla rata se si migliora la classe energetica.
Nel comunicato di Agcm, si specifica che “nelle simulazioni di mutuo online, accessibili sia sul proprio sito web sia sui siti web di comparazione mutui, si indicherebbe un Taeg che non include il costo della polizza a protezione del credito per l’intera durata del finanziamento”. La banca, invece, “comprenderebbe il costo della polizza relativo solo ai primi dodici mesi a partire dalla stipula del mutuo”.
Si fa poi riferimento ad alcuni siti web di comparazione che propongono questa offerta, i quali pur presentando simulazioni di mutuo con i vantaggi previsti dalla promozione, non evidenzierebbero adeguatamente le condizioni necessarie per avvalersene (per l’appunto, la stipula della polizza e i relativi costi). Infine, nelle pagine di simulazione del mutuo, prosegue l’Agcm, “non si informerebbero i consumatori del fatto che lo sconto promozionale applicato al tasso di interesse varia a seconda del canale (online, filiale, altri intermediari) attraverso cui il consumatore richiede il mutuo a Crédit Agricole”.
Il gruppo non ha commentato ufficialmente l’avvio dell’istruttoria sui suoi mutui.
Però secondo quanto si apprende da fonti finanziarie, interpellate da Il Giornale, i mutui “Greenback” risulterebbero apprezzati dalla clientela e sarebbero già stati esaminati, anche nelle modalità di promozione e collocamento, con esito positivo da altre autorità di vigilanza competenti per il mondo bancario. Interlocuzioni di cui la banca ha messo a conoscenza i funzionari dell’Antitrust, che ne hanno acquisita la relativa documentazione.