Ricavi e abbonati in crescita, ma i prezzi degli abbonamenti in Spagna e Italia si alzano ancora. Netflix ha chiuso il terzo trimestre del 2024 con risultati da incorniciare: utili record a 2,36 miliardi di dollari, in crescita del 41%. L’utile per azione ha raggiunto i 5,40 dollari, ben al di sopra delle attese di 5,12 dollari. Anche i ricavi non hanno deluso, raggiungendo i 9,82 miliardi di dollari, con una crescita del 15%. Netflix ha inoltre registrato l’arrivo di 5,07 milioni di nuovi abbonati, superando le previsioni di 4,5 milioni, sebbene in calo rispetto agli 8,76 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Ciò ha portato i suoi abbonati totali a 282,7 milioni. L’aumento degli abbonati è stato evidente in Europa, Medio Oriente e Asia, mentre l’America Latina ha visto il suo primo leggero calo.
Come rilevano diverse riviste del settore, gran parte del merito dell’aumento degli abbonati è un po’ una costrizione dopo anni di vacche grasse: il discusso “password crackdown” imposto dall’azienda ha spinto molti utenti a creare nuovi account. Nonostante i numeri incoraggianti, alcuni analisti avvertono però che l’effetto positivo del crackdown delle password potrebbe essere temporaneo. Infine, gli aumenti. Dato che non è una sorpresa, perchè annunciato in precedenza. La piattaforma ha spiegato che all’inizio di ottobre ha modificato i prezzi in diversi mercati, tra cui il Giappone, mentre ora è il turno anche di Italia e Spagna. Le nuove tariffe sono già attive: il piano Standard con pubblicità passa da 5,49 euro a 6,99 euro al mese, mentre il Premium sale da 17,99 euro a 19,99 euro. Resta fermo il costo del piano Standard senza pubblicità, che rimane a 13,99 euro.