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Questa mattina il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato l'invio di nuove forze dell’ordine per continuare le ricerche di coloro che mancano all’appello dopo l'alluvione che lo scorso martedì ha colpito la regione di Valencia. Ma ormai da giorni forze dell'ordine e civili sono impegnati in una corsa contro il tempo per trovare i superstiti e liberare le strade da fango e detriti. Tra loro c'è Paula Michelena, una giovane donna della città di Paiporta che con la sua Jeep Wrangler verde speranza ha ripulito diverse strade affinché i vicini potessero lasciare le loro case.
La tragedia
Martedì Paula era già a casa quando ha cominciato a ricevere i video delle ondate di acqua e fango che sommergevano la città. «Non avevamo idea di cosa sarebbe successo, credevamo che il livello dell'acqua sarebbe sceso rapidamente», ha spiegato la donna che ricorda «uno tsunami con onde di tre metri» che viaggiava lungo le strade di Paiporta.
Verso le otto di sera, prima che l'allarme raggiungesse tutti i cellulari, il flusso di acqua torbida stava già scendendo violentemente lungo le strade.
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In via Porvenir, dove abita, il livello dell'acqua ha raggiunto il metro e mezzo. «Ciò che ci ha salvato in questa zona è stata la Mercadona (un grande supermercato, ndr), nei suoi garage si è accumulata una grande quantità d'acqua che ha alleviato il flusso sul resto la strada», ha raccontato Paula.
La mobilitazione
Una volta verificato che la sua Jeep fosse in buone condizioni, si è messa al lavoro e con delle corde ha iniziato a trascinare diversi veicoli che occupavano la strada, alcuni capovolti o appoggiati al muro ed altri montati su ciascuno altro, supportando così gli agenti dell'Unità Militare di Emergenza, arrivati da mercoledì nelle città valenciane colpite da Dana. «L'ho fatto per dare loro una mano - ha piegato la donna -, non ce la fanno e quelli di noi che hanno macchine grandi devono aiutare».
Sono ormai diverse le persone che, in possesso di fuoristrada, si sono mobilitati e stanno aiutanto le forse dell'ordine. Molti di loro sono arrivati da altri paesi vicini, la Polizia Nazionale e la Guardia Civil permettono loro di viaggiare senza alcun tipo di restrizione lungo le strade affinché possano aiutare a rimuovere le centinaia di auto accatastate. Higinio, uno dei vicini di Paula, è riuscito a lasciare Paiporta con i suoi due figli dopo due giorni strazianti prorio grazie alla donna che ha aperto loro la strada con la sua Jeep.
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