20 Ottobre 2024 10:02
Per l’uomo è stata disposta la misura cautelare dell’applicazione del braccialetto elettronico. Non potrà avvicinarsi alla sua vittima, altrimenti sarà arrestato.
Un uomo di ventotto anni è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato con l'accusa di atti persecutori. All'uomo è stato messo anche il braccialetto elettronico, in modo da sapere immediatamente se dovesse violare la misura di avvicinamento alla vittima. A essere perseguitato, il nuovo compagno della ex. Che non solo è stato ripetutamente minacciato via Whatsapp e personalmente. Ma è stato anche preso a pugni talmente forti che gli hanno spaccato il naso.
Gli episodi di violenza sono avvenuti negli ultimi mesi a Viterbo. Il 28enne, dati i suoi comportamenti ossessivi, violenti e pericolosi, era stato lasciato dalla compagna, che aveva poi cominciato una relazione con un altro uomo. Ma lo stalker non aveva accettato la decisione di troncare la relazione: e così aveva cominciato a perseguitare la coppia, accanendosi soprattutto sul nuovo compagno della ex. Telefonate, appostamenti fuori casa, minacce, percosse: l'uomo era ormai terrorizzato dal 28enne, tanto che aveva dovuto cambiare le sue abitudini di vita per non incontrarlo. Purtroppo anche queste accortezze non avevano l'esito sperato. Il 28enne gli mandava continui messaggi vocali su Whatsapp dicendogli che se non avesse interrotto la relazione con la donna, lo avrebbe ammazzato di botte.
Le persecuzioni sono culminate poi in un'aggressione fisica. Il 28enne ha preso a pugni la vittima rompendole il naso, con fratture guaribili in non meno di trenta giorni. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Viterbo hanno così richiesto al Tribunale la misura cautelare dell'applicazione del braccialetto elettronico, eseguita immediatamente.