"Presente!". Berizi dà del fascista a La Russa? Clamoroso autogol, smentito in tempo record | Guarda

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"Anche quest'anno rinnoviamo l'omaggio commosso e gridiamo: 'Presente'". Questo il virgolettato - attribuito a Ignazio La Russa - che Paolo Berizzi, firma di Repubblica, ha inserito in un suo articolo per parlare della visita del presidente del Senato al sacrario militare di Redipuglia, in provincia di Gorizia, dove si è recato in occasione della Festa delle forze armate e dell'Unità d'Italia.

"'Presente!' era il rito d’appello delle squadracce fasciste di Benito Mussolini. Un rito poi mutuato e 'tramandato' dai gruppi neofascisti per commemorare i loro morti, nei cimiteri e nelle piazze: dai soldati della Rsi alle vittime degli anni di Piombo, come quelle di Acca Larentia e Sergio Ramelli. Con il 'presente!', lunedì scorso, La Russa ha voluto omaggiare gli oltre 100mila soldati italiani caduti durante la prima guerra mondiale", ha commentato Berizzi.

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Non si è fatta attendere la replica di Ignazio La Russa. Il presidente del Senato ha commentato così l'articolo postato dal giornalista sui social: "Sì vede che non è mai stato al Sacrario Militare di Redipuglia, dove la parola PRESENTE onora ogni nostro caduto". Dello stesso avviso anche un altro utente di X: "Questa è una foto di Redipuglia. Il “presente“ è Redipuglia. Quando una polemica è ridicola. Il Direttore di Repubblica muto?".

Sì vede che non è mai stato al Sacrario Militare di Redipuglia, dove la parola PRESENTE onora ogni nostro caduto. pic.twitter.com/7nXGETnvGx

— Ignazio La Russa (@Ignazio_LaRussa) November 6, 2024
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