Anni di studio, i corsi di specializzazzione, poi il concorso per diventare insegnante di ruolo e infine la firma del contratto a tempo indeterminato. Un traguardo sudato, che le è stato tolto subito dopo due mesi. È la storia di Annalisa, un'insegnante di lettere di 39 anni, che è rimasta vittima di un errore nella formulazione delle graduatorie del concorso docenti previsto dal Pnrr. E, adesso, si ritrova senza un lavoro e senza poter accedere alle supplenze annuali.
«Sono distrutta psicologicamente - ha raccontato al sito Orizzonte scuola - oggi sono a casa con il cuore a pezzi, sapendo che il mio posto è stato preso da un ragazzo di 26 anni, tra l'altro senza esperienza.
Non so se vorrò ancora fare l'insegnante».
La storia di Annalisa
Annalisa ha sulle spalle 12 anni di precariato all'interno delle scuole come insegnante di lettere. Ha preso anche un'abilitazione per il sostegno, così da avere la possibilità di entrare in più fasce. Lo scorso anno ha partecipato al concorso per diventare docente di ruolo e ottenere, finalmente, una cattedra. E il 6 settembre il suo sogno si è realizzato, con le graduatorie pubblicate dall'Ufficio scolastico regionale per la Campania, in cui la 39enne è risultata vincitrice. Così ha iniziato a prendere servizio l'11 settembre: «Avendo il contratto a tempo indeterminato avevo preso anche casa, ma adesso non so come farò. Non sono mai stata disoccupata e ora mi ritrovo con una Naspi al 75% dello stipendio».
L'errore in graduatoria
Il sorriso di Annalisa si spegne con la rettifica delle graduatorie del 28, 31 ottobre e 4 novembre da parte dell'Usr (Ufficio scolastico regionale). Con la correzione, l'insegnante non è risultata più vincitrice ed è stata avvisata da un'amica, che le spiega come lei e altre sei docenti non sono più di ruolo. Il licenziamento è avvenuto immediatamente. «L'ufficio scolastico mi ha mandato la revoca dell'incarico il 6 novembre - ha spiegato la docente di lettere - quando io ero in classe, e il 7 a mattina il Ministero mi ha mandato il licenziamento».
Il problema è che il bando non prevede lo scorrimento e non può nemmeno accedere alle Gps (Graduatorie provinciali di supplenza), perché vengono aperte ogni due anni e le ultime sono state chiuse proprio la scorsa estate. La storia di Annalisa fa eco a una realtà scolastica che accumuna centinaia di insegnanti e futuri docenti in formazione in Italia. «Ora chiedo - ha concluso la 39enne - premesso che il bando non prevedeva lo scorrimento, premesso che l’errore è stato fatto dall’Usr, perché non riaprire le nomine da Gpsvisto che sono stati riaperti i ruoli? E invece no, perché adesso noi licenziate ci troviamo a casa in attesa di supplenze brevi da graduatorie di istituto».