Muore annegato in piscina dopo aver provato il metodo Wim Hof. I tabloid inglesi hanno raccontato la tragica fine di Nova Xavier, un 23enne che nell’estate del 2023 è annegato sul fondo della piscina della casa della nonna a Kingwood in Texas. Dopo un anno è mezzo dalla sua scomparsa, sua madre Emily Smith ha dichiarato che la morte del giovane figlio è frutto del tentativo di ricopiare le tecniche descritte in un best seller sul benessere fisico corporeo. La donna spiega come il libro sia stato “una condanna a morte garantita”. I tabloid hanno rincarato la dose ricordando che sarebbero saliti a 11 i decessi associati più o meno direttamente al metodo Wim Hof. Si tratta di un sistema ideato dal 65enne atleta olandese che combina esposizione al freddo, padronanza della respirazione e meditazione, allo scopo di dominare e padroneggiare le performance del proprio corpo attraverso il controllo sul ritmo cardiaco e sulla secrezione dell’adrenalina. Insomma, una roba complicatissima, e forse di impossibile realizzazione, se non attraverso doti personali genetiche e una preparazione atletica di prim’ordine.
Registrato il tragico fatto dall’entourage di mister Hof è stato ribadito che sul libro i lettori vengono messi esplicitamente in guardia dal trattenere il respiro troppo a lungo sott’acqua. Inoltre, viene spiegato nello specifico che l’ottava settimana della guida prevede una “limitata apnea di 20 secondi in acqua fredda” e non ripetute apnee peraltro in una piscina di casa riscaldata. Il Manuale di Hof, detto Iceman, è stato elogiato e promosso da decine di esperti e celebrità negli Stati Uniti come Gwyneth Paltrow, Liam Hemsworth e Oprah Winfrey. La madre del ragazzo morto ha anche voluto rendere pubblico il filmato che ritrae la morte del figlio in piscina registrata dalla telecamere a circuito chiuso della propria casa. “Stavo nuotando in totale relax mentre Nova continuava nei suoi esercizi respiratori”, ha spiegato la Smith.
“Mi sono fermata a dire una preghiera dalla parte opposta della piscina. Era una sera tranquilla. Mi sono quindi girata e mio figlio era sprofondato sul fondo della piscina nella parte bassa”. Vani i tentativi di soccorso della donna e del 911. La signora Smith ha poi raccontato di come il figlio fosse un bravo nuotatore e arrampicatore in montagna, ossessionato dalla salute e dal benessere; ora però Wim Hof e gli inventori del suo metodo dovranno pagare per questa morte, secondo lei, legata a loro difendendosi in tribunale. Del resto la madre del ragazzo morto non è la prima ad aver denunciato Hof&co. Nell’agosto 2022 la denuncia era partita da un altro genitore in lutto per la morte di sua figlia, in maniera pressoché identica, sempre in una piscina di casa, sempre durante l’iperventilazione. Un tribunale statale ha però stabilito che il metodo dell’olandese non sia colpevole di alcunché in quanto non si può provare che la ragazza prima di morire annegata stesse compiendo gli esercizi di Hof dentro la piscina.