I droni senza pilota che attraversano il confine di stato della Romania e volano nello spazio aereo nazionale senza autorizzazione potranno essere distrutti o neutralizzati se il loro volo non potrà essere preso sotto controllo dalle forze militari rumene o della Nato. Lo stabilisce il nuovo disegno di legge avviato dal Ministero della Difesa nazionale.
IL DISEGNO DI LEGGE
Il disegno di legge stabilisce anche quali siano le modalità in cui un aeromobile (con o senza pilota) «utilizzi abusivamente» lo spazio aereo nazionale: se effettua un volo non autorizzato, devia da un percorso precedentemente stabilito, interrompe l'operazione di identificazione, effettua un volo in aree riservate, effettua missioni di fotografia aerea senza l'approvazione del Ministero della Difesa nazionale, ma anche se «l'aeromobile senza pilota a bordo effettua un volo e mette in pericolo gravemente e imminentemente» le missioni del Ministero o delle istituzioni dipendenti dal Ministero dei Trasporti nella rispettiva area.
Nel caso di mezzi senza pilota ci sono due misure, spiega il disegno di legge, che possono essere adottate: il rilevamento del drone, la presa del controllo o la neutralizzazione disattivando le funzioni di comando, controllo o comunicazione; oppure l'immobilizzazione o distruzione dell'aereo senza pilota.
L'ordine di abbattere il mezzo che viola lo spazio aereo sarà dato dalle «persone con diritto di decisione stabilito dal Consiglio Supremo di Difesa del Paese». La «modalità di azione contro gli aerei con equipaggio», invece, prevede che i mezzi siano intercettati, che possa essere sparato verso di loro un colpo di avvertimento e, come ultima risorsa, che possano essere distrutti. Che si tratti di un mezzo con o senza equipaggio il nuovo disegno di legge consente alle forze e agli aerei della Nato in missione sul territorio rumeno di abbatterli.
LE MOTIVAZIONI
«I recenti sviluppi dell'ambiente di sicurezza in prossimità del territorio nazionale hanno dimostrato che esso è volatile e imprevedibile», si legge nella motivazione del progetto. Allo stesso tempo, i promotori del progetto evidenziano che «contro le azioni militari in prossimità del confine con l'Ucraina, si sono verificate diverse violazioni dello spazio aereo nazionale, a seguito dell'identificazione di alcuni frammenti di droni sul territorio di nostro Paese, simili a quelli utilizzati dalle forze russe nell’aggressione contro l’Ucraina».
All'inizio di ottobre, il Ministero della Difesa ha inoltre pubblicato un disegno di legge «relativo allo spiegamento in tempo di pace di missioni e operazioni militari sul territorio dello Stato rumeno», iniziativa che, una volta approvata dal Parlamento, consentirebbe all'esercito romeno di abbattere anche i droni d'attacco della Russia che sorvolano il territorio nazionale. Finora i funzionari del Ministero hanno affermato, riguardo ai droni russi che hanno sorvolato lo spazio aereo della Romania, che non possono essere abbattuti perché non esiste legislazione al riguardo.