Slitta all’11 novembre l’incontro tra Meloni e sindacati. La premier, che in mattinata ha incontrato Rutte, è influenzata

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Politica

Slitta all’11 novembre l’incontro tra Meloni e sindacati. La premier, che in mattinata ha incontrato Rutte, è influenzata

Slitta all’11 novembre l’incontro che avrebbe dovuto svolgersi questo pomeriggio tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i sindacati sulla manovra. La premier, a quanto si apprende, è influenzata. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi. In mattinata Meloni ha avuto un incontro con il segretario generale della Nato, Mark Rutte che si è invece svolto regolarmente e a cui ha fatto seguito un incontro con la stampa.

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    Una superficie espositiva ampliata con due nuovi padiglioni per accogliere la domanda di presenza da parte di aziende e organizzazioni, che si incontreranno anche nell’ambito di un articolato programma di oltre 200 incontri e convegni. Un totale di 166mila metri quadrati di spazio espositivo, raggiunti grazie anche ai due nuovi padiglioni per 8.300 metri quadrati realizzati a tempo di record per rispondere alle richieste.

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    Rho, 5 nov. - (Adnkronos) - “Eicma è un orgoglio italiano e lombardo: tante aziende, aumentano gli espositori, arrivano tanti stranieri a guardare, a comprare. Significa business per Milano e la Lombardia”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine dell’inaugurazione del salone dedicato al motociclo, alla Fiera di Milano a Rho. “Il settore delle due ruote cresce di tanto. Fortunatamente, non ha i problemi delle follie ideologiche da ‘tutto elettrico’ imposte dall’Europa, perché il settore dell’auto sta soffrendo parecchio”.

    “L’importante è continuare ad aiutare la crescita senza mettere ostacoli - ha sottolineato - dove ci sono moto e motorini c’è meno traffico, più fluidità e sicurezza. Spero che non ci siano sindaci che rendano difficile la vita”.

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    Rho, 05 nov. - (Adnkronos) - “Eicma è un evento bellissimo, del quale con Regione Lombardia siamo orgogliosi. Rappresenta un comparto che noi tuteliamo, costituito sia da aziende grandi e storiche ma soprattutto da una filiera di piccoli e medi artigiani che costituiscono un comparto unico al mondo”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine dell’inaugurazione di Eicma 2024 alla Fiera di Milano a Rho. “Noi saremo sempre al loro fianco - ha sottolineato - cercheremo di aiutarli a superare anche queste follie ideologhe che non possiamo assolutamente accettare”.

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  • 17:29 - Università: giovedì a P.Chigi conf. stampa su piano azione contro ingerenze straniere

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  • 17:28 - **Campania: De Luca sfida Schlein, Nazareno ribadisce 'non sarà candidato Pd'**

    Roma, 5 nov. (Adnkronos) - Lo rottura ora è ufficiale. La norma per il terzo mandato è passata oggi nel consiglio regionale campano. Nel Pd un solo astenuto, la consigliera Bruna Fiola. Gli altri tutti con Vincenzo De Luca contro l'indicazione della segretaria Elly Schlein. Tra i parlamentari dem non si parla d'altro in Transatlantico. Nel corridoio fumatori si vede anche la segretaria, silente per il momento con i cronisti. Per il Nazareno parla Igor Taruffi e fa sapere che la prova di forza del presidente De Luca "non sposta di un millimetro la posizione del Pd nazionale sul limite dei due mandati per le cariche monocratiche. Al di là del voto di oggi quindi Vincenzo De Luca non sarà il candidato Presidente sostenuto dal Pd alle prossime elezioni regionali".

    Un muro contro muro, durissimo e palese. A Schlein che aveva chiuso al terzo mandato, come è stato per Stefano Bonaccini o Antonio Decaro, e chiesto un rinnovamento, la risposta di De Luca e del gruppo dem in consiglio regionale suona come una porta in faccia. I consiglieri sono più 'fedeli' al loro presidente che a Schlein? "E' sempre stato così, non è una novità", commenta un deputato campano che ricorda come al congresso i vertici dem della regione sostennero in blocco Stefano Bonaccini. Tutti tranne Marco Sarracino, attuale responsabile Sud della segreteria Schlein.

    In Transatlantico però c'è una perplessità trasversale sullo scontro in atto, aperto da De Luca a cui Schlein non si è sottratta. Per i modi e per i tempi. In Campania si vota tra un anno, mentre tra 10 giorni ci sono Emilia Romagna e Umbria al voto. Lo dice Bonaccini così: "Si vota tra un anno e non tocca adesso stabilire il candidato. Mi concentrerei su Emilia e Umbria ora". Ma per Schlein, che aveva promesso di chiudere con i 'cacicchi' sin dal suo primo intervento all'assemblea nazionale dem da neosegretaria, le cose andavano chiarite qui ed ora. E la promessa di rinnovamento stavolta, a differenza di altre leadership dem in passato, mantenuta.

    "Avevamo chiesto di rinviare il voto a dopo le regionali, per discuterne con calma. E' De Luca ad aver deciso di accelerare. E' andato dritto e la segretaria non poteva non reagire, ha fatto chiarezza", dicono dalle parti di Schlein. E chi è stato coinvolto in prima persona nelle interlocuzioni col presidente campano riferisce: "Noi le abbiamo provate tutte, Schlein compresa. Ma quando ti trovi di fronte un muro, di fronte a chi ti dice 'io mi candido comunque', le mediazioni stanno a zero". E ora? "C'è tempo e modo di recuperare, non ci possiamo permettere di consegnare alla destra la Campania", diceva ieri Debora Serracchiani ribadendo oggi il concetto a chi la interpella alla Camera.

    E ancora Bonaccini: "C'è una legge nazionale che prescrive il limite dei due mandati. Io, come noto, l'avrei anche cambiata. Ma è ovvio che le leggi si rispettano. È stato fatto un lavoro enorme in questi anni da parte della giunta De Luca e sono certo che sia interesse di tutti valorizzarne i risultati insieme a tutta la coalizione. Poi, a tempo debito, ci metteremo a sedere e troveremo la soluzione più giusta per le prossime elezioni''.

    Appunto, il tempo non manca. Mario Casillo, capogruppo del Pd nel consiglio regionale della Campania, eletto con ben 41.000 voti, dopo la 'rivolta' di oggi torna subito a invocare il dialogo. E la cosa non è passata inosservata ai piani alti del Nazareno. Dice Casillo: "De Luca non ha detto che si vuole candidare perché il presidente ha riconosciuto che il percorso della candidatura passerà per un ragionamento dell'alleanza. Mi auguro assolutamente che ci saranno degli incontri di dialogo nei modi e nei tempi giusti. Le elezioni regionali qui saranno tra un anno, abbiamo tutto il tempo e noi siamo convinti che ci sarà un percorso che possa portare a ricongiungere due posizioni che in questo momento sembrano distanti".

    Del resto, la 'pistola' di De Luca alla fine potrebbe rivelarsi scarica. Non è detto che la norma sul terzo mandato vada in porto. Il governo potrebbe impugnarla. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, si limita a rispondere con un "adesso vediamo" ai cronisti che gli chiedono se il governo impugnerà la legge campana.

    Più netto Edmondo Cirielli: "Premesso che parlo non come esponente del governo ma come politico perchè non seguo la materia, io penso che il governo impugnerà'' questa legge perchè è una ''normativa regionale chiaramente in contrasto con quella nazionale'', dice il viceministro degli Esteri e deputato di Fdi ai cronisti in Transatlantico.

    Anche Forza Italia si pronuncia con una nota congiunta dei capigruppo Maurizio Gasparri e Paolo Barelli: "Siamo esterrefatti per l'ostinazione con cui De Luca porta avanti una causa persa. Fa approvare normative, nel tentativo illusorio di regalarsi un terzo mandato alla guida della Campania, andando in palese contrasto con le norme vigenti. Siamo certi che il governo impugnerà questo testo e che decisioni molto chiare saranno assunte dalla Corte Costituzionale".

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