Dall'autunno all'inverno in poche ore a causa dei venti freddi di origine polare: ecco cosa accadrà sull'Italia nei prossimi giorni, dove cadrà la neve a bassa quota e l'entità del calo termico
Farà freddo, ormai non ci sono più dubbi, e sarà acuito dai venti gelidi di estrazione scandinava e dal fatto che ormai da molte settimane l'Italia si trova costantemente con temperature superiori alle medie. Il "salto" termico sarà anche di 10°C in meno rispetto ai valori attuali con le temperature che si porteranno sotto le medie del periodo la prossima settimana con la classica "Estate di San Martino" soltanto un lontano ricordo per gran parte delle nostre regioni.
La prima flessione
Dalla giornata odierna fa già più fresco al Sud e sulle Isole Maggiori dove prevalgono spesso cieli nuvolosi e le correnti da est provocano alcune piogge specialmente sulle zone ioniche. Ancora bel tempo sul resto del Paese ma con l'alta pressione sempre più debole e pronta a "spostarsi" per dar spazio alle correnti fredde dal Nord Europa. Il fine settimana continuerà sulla falsariga di giovedì 7 novembre, nebbie e foschie sulla Pianura Padana limieranno l'aumento termico diurno dando già le prime sensazioni invernali.
Arriva l'aria polare
"Da lunedì 11 novembre una vasta area di bassa pressione, ricolma di aria polare, localizzata tra Norvegia e Svezia, piloterà correnti d'aria molto fredde e instabili verso il bacino del Mediterraneo", spiegano gli esperti de Ilmeteo.it. L'interazione tra l'aria fredda e quella molto mite preesistente "favorirà la formazione di un vero e proprio ciclone sui nostri mari". Ecco il crollo termico che sarà realtà specialmente tra martedì 12 e mercoledì 13 con temperature già fino a 8-10°C e la neve che potrà cadere anche a 700 metri tra Piemonte e Liguria per ammantare di bianco anche l'Appennino centro-settentrionale dai 1.300 metri di quota. Piogge, temporali e grandinate sulle zone di pianura da nord a sud ma per i dettagli sulle zone più colpite saranno necessari nuovi aggiornamenti.
Dove farà più freddo
Saranno soprattutto le regioni settentrionali a provare le prime sensazioni invernali "ma il freddo si farà comunque sentire un po' su tutto il Paese", spiegano gli esperti.
Ebbene, dai 16-18°C che ancora si toccano al Nord si passerà a valori massimi, diurni, non superiori a 7-8°C sul Nord-Ovest, qualche grado in più sul Triveneto, 14-15°C al Centro (adesso le massime superano i 20°C) mentre al Sud il raffreddamento sarà meno intenso ma in ogni caso significativo con valori diurni che faranno fatica a superare i 20°C. "Passeremo da un timido autunno a un contesto praticamente invernale su molte aree del Paese e il tutto nell'arco di poche ore, un aspetto che ci farà percepire ancora di più la sensazione di freddo".